Assieme a Luciano Spalletti c’è anche Edin Dzeko nella conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro Lione, match decisivo per le sorti della stagione giallorossa. Queste le parole del centravanti bosniaco:
Mentalmente la squadra come deve affrontare la partita?
“Domani è più difficile della prima partita, dobbiamo fare minimo due gol per andare al turno successivo. Tutti dicono che siamo una squadra forte e lo penso anche io, dobbiamo dimostrare domani. E’ una partita per farlo”.
Le chiavi per affrontare il Lione?
“Fare come nel primo tempo dell’andata, abbiamo segnato 2 gol e creato tante occasioni, mentre il loro primo gol è nato solo su punizione. Dobbiamo concentrarci su queste situazioni, anche noi su palle ferme possiamo fare male. Il Lione è stato più aggressivo e domani anche noi dobbiamo fare così, dal 1′ minuto alla fine”.
E’ la tua migliore stagione. Sarebbe brutto chiudere senza un trofeo?
“Non è ancora finita, dobbiamo dare tutti qualcosa di più. Domani sarà un match molto importante per questo”
Hai sorpreso anche te stesso del rendimento di quest’anno? Sei diventato più cattivo?
“Forse non cattivo come vuole il mister, ho avuto sempre fiducia in me stesso anche l’anno scorso quando non ho fatto troppo bene. Non voglio guardare indietro ma sempre davanti, facendo sempre di più. La squadra ha bisogno di me, magari domani posso fare una buona partita per far andare avanti la squadra”.
I tifosi della Curva non ci saranno, l’Olimpico fatica a riempirsi. La Roma meriterebbe uno stadio diverso? Perché si faticano a riempire gli altri settori?
“L’unica cosa che posso dire è che per la squadra è meglio quando lo stadio è pieno, abbiamo bisogno di loro. Abbiamo visto a Lione lo stadio come era pieno e i tifosi sono sempre stati dietro ad incoraggiare, hanno aiutato a fare tre gol nel secondo tempo. Magari in futuro cambia qualcosa perché la società ha bisogno i tifosi a sostenerci”.
Hai visto Barcellona-Psg?
“Certo, tutti l’hanno vista. So che tutto è possibile, quando ero al City abbiamo vinto lo scudetto dopo 44 anni negli ultimi 2-3 minuti della partita con il QPR. Io ho fatto il 2-2 e Aguero un minuto dopo ha segnato il gol vittoria. Io ci credo sempre”.
GGR