(A. Marani) Ore contate per le (mezze) barriere rimaste a dividere le Curve all’Olimpico. I divisori potrebbero essere tolti definitivamente durante la pausa del Campionato e uscire di scena una volta per tutte in occasione di Roma-Empoli di sabato primo aprile e, quindi, aprire la strada a un derby di Coppa Italia – il 4 aprile – con gli spalti non più vuoti. Una conferma arriva direttamente per bocca del dg giallorosso Mauro Baldissoni e dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ieri hanno preso parte alla presentazione del bilancio di impatto sociale dell’As Roma alla Luiss. «La data per l’abbattimento delle barriere la decideranno le autorità di pubblica sicurezza, ma comunque dovrebbe trattarsi di una questione di giorni», ha spiegato Baldissoni. Più chiaro Malagò: «Il Coni proprietario dell’impianto è stato preallertato dalla prefettura ed è in attesa di una disposizione per abbattere le barriere allo stadio». L’accelerazione arriva all’indomani dell’incontro tra il ministro dello Sport Luca Lotti e il presidente della Roma James Pallotta. Un pressing asfissiante quello del ministro fin dai primi gemiti del governo Gentiloni che aveva già portato alla rimozione parziale delle vetrate, abbassate da 2,20 metri a 1,10, avviando un percorso di cosiddetta normalizzazione.
L’ATTESA Anche se dalla Questura non ci sono indicazioni precise e a Palazzo Valentini fanno melina, la decisione è attesa da un momento all’altro. Oggi dovrebbe riunirsi anche la Commissione provinciale di vigilanza sui pubblici spettacoli, un organo tecnico, interforze, chiamato a dire la sua in merito agli standard di sicurezza in entrata e in uscita dallo stadio in occasione di eventi (anche concerti, non solo partite) e in relazione soprattutto all’accesso dei soccorsi. Ma la parola finale spetta al Viminale, comunque pronto a invertire la rotta della normalizzazione al minimo incidente e ora alle prese con le celebrazioni dei Trattati di Roma. Perché se negli ultimi due anni all’Olimpico non ci sono stati scontri, danni e feriti, mentre la guerriglia si è vista a Lione per la trasferta giallorossa in Europa League, un merito le barriere tanto odiate dalle frange più violente delle tifoserie, devono averlo avuto. Tanto più che, essendo ormai così frammentata la galassia del tifo ultrà, costellata da cani sciolti, è persino difficile individuare eventuali interlocutori affidabili, se mai ce ne fosse bisogno. Di certo le due gradinate centrali dove ora sono sistemati i divisori (che seppure bassi, a oltrepassarli si guadagna il daspo) resteranno off-limits ai tifosi e continueranno a essere presidiate dagli steward. La stracittadina, a questo punto, potrebbe essere la prova del fuoco. Anche per i supporter più oltranzisti: non avranno più alibi per disertare gli spalti.