Alle ore 14 va in scena l’#AskSzczesny, ovvero l’evento dedicato al portiere polacco della Roma che risponde su Facebook in diretta alle domande dei tifosi giallorossi.
Quando hai pensato di diventare un calciatore?
“Ero molto giovane, ho sempre amato gli sport, soprattutto quelli atletici. Mi piaceva la ginnastica o il tennis. Praticarli mi hanno aiutato a diventare più agile. Nel tennis ero terribile, lo praticavo con mio fratello che è bravissimo”.
Chi è il più matto tra Manolas o Nainggolan?
“Nainggolan sicuramente, Kostas è più rumoroso”.
Qual’è il tuo rapporto con Salah?
“E’ un bravo ragazzo, molto simpatico che sorride sempre. Siamo spesso insieme a pranzo, in hotel per le trasferta, giochiamo e ci divertiamo”.
Con chi dividi la stanza prima delle partite?
“Con nessuno, ho una mia stanza singola. A volte è successo che la dividessi con Lobont. Lui è un gran professionista, un gran bravo ragazzo che sta finendo la carriera e ci aiuta molto. Passa molto tempo a guardare i video con noi e studiare gli avversari”.
Un giudizio su Totti.
“E’ incredibile, lui è una leggenda del calcio come Buffon. E’ strano, perché prima ne avevo sentito tanto parlare poi l’ho incontrato qui a Roma ed è stato pazzesco. Un ragazzo molto simpatico e divertente, nessuno è come lui”.
Com’è il tuo rapporto con Alisson?
“Buono, siamo due portieri con caratteristiche diversi. Posso capire se a volte è arrabbiato per la concorrenza, è comunque un ottimo portiere, mi aiuta a dare il massimo. Il livello richiesto per giocare è alto, c’è rispetto e amicizia tra noi”
Impossibile parare un rigore a Perotti?
“Li tira benissimo, li fa sembrare facili. Se ti butti prima ti frega, se aspetti sa comunque piazzarla perfettamente”.
Qual’è la prima parola che hai imparato in italiano?
“Sapevo solo dire buongiorno, poi ho cominciato a prendere lezioni dopo una settimana che ero qui”.
Come si pronuncia il tuo nome?
“E’ un po’ difficile, da quando sono in Inghilterra hanno cominciato a chiamarmi ‘Scescy’, allora mi faccio chiamare così senza problemi. Mi sorprende quanti tifosi siano riusciti a scrivere correttamente il mio cognome!”.
Hai dei tatuaggi?
“Soltanto uno, dedicato a mio padre”.
Ti piace la musica? So che suoni il piano.
“Si mi piace moltissimo, mia moglie è una musicista. Mi diverte suonare altre canzoni”.
La partita che in carriera ricordi con maggior piacere?
“Ce ne sono varie, una quella con la Polonia vinta contro la Germania”.
(continua)