(A.Serafini) – Quarto appuntamento stagionale con il derby e un peso doppio sulle spalle della Roma, volenterosa di alleviare le delusioni dell’eliminazione in Coppa Italia e costretta a posizionare nel frattempo un altro tassello decisivo nella corsa al secondo posto. Gli ultimi giorni a Trigoria sono scivolati però senza l’ansia della prestazione, quella che nel recente passato ha reso più evidenti gli improvvisi passaggi a vuoto registrati soprattutto nelle coppe. Motivo per cui il tecnico sta preparando da tempo le contromisure per affrontare al meglio le difficoltà registrate negli ultimi due confronti di coppa con la Lazio, abile a sfruttare la sfrontata sicurezza mostrata dai giallorossi nella gara di andata con un atteggiamento tattico che probabilmente Inzaghi riproporrà anche nella stracittadina di domenica. Le ripartenze a tutta velocità di Immobile, Felipe Anderson e Keita hanno finora avuto la meglio nel confronto tattico tra i due allenatori, nonostante sia Spalletti a guidare la classifica dei derby vinti in stagione. Importante il primo andato in scena in campionato nello scorso dicembre, inutile quello di ritorno arrivato con un gol di Salah nel finale, ma con il passaggio del turno ormai compromesso.
In caso di addio le strade si divideranno senza rimpianti: l’allenatore potrebbe decidere di fermarsi per un anno o ascoltare le proposte che finora lo hanno soltanto sfiorato (Intere Fiorentina), mentre la società si getterà a capofitto sui profili con le caratteristiche adatte al prosieguo del progetto romanista. Anche perché tutto il mondo e paese. Sarria Napoli come Emery a Parigi attendono novità dai rispettivi club sulla programmazione nel breve periodo. La giostra e appena partita.
fonte: Il Tempo