Giuseppe Giannini, ex Capitano della Roma e attuale opinionista di “1927 la storia continua” – contenitore radiofonico in onda tutti i giorni sui 101.5 Fm di Centro Suono Sport – descrive così ai microfoni dell’emittente radiofonica la sua rabbia e la sua amarezza da tifoso per l’ennesima figuraccia stagionale della Roma: “Il vero tifoso della Roma oggi è affranto e incazzato per quanto visto ieri: uno spettacolo ignobile, che questa tifoseria non merita. Mi sono rotto i cog…. di assistere a stagioni così, a figure in campo così vergognose: ai miei tempi ho subito contestazioni, mi hanno abbozzato la macchina, ho litigato per strada con tifosi romanisti e laziali, quindi oggi non sarò certo io a tirarmi indietro e a far finta di niente. Vedere gente in campo passeggiare, senza un minimo amor proprio, senza un minimo di orgoglio per la maglia che indossa, che ha giocato solo i primi dieci minuti, in un derby, fa male da ex giocatore e da tifoso di questa squadra. I giocatori devono pensare a giocare, non a parlare del futuro dell’allenatore, non a tirare la volata a questo o a quello. Siamo la Roma, siamo la Roma!!! Basta… Non si può più gestire una società a migliaia di km di distanza, Baldini non può comandare la Roma da Londra, decidendo chi entra e chi esce, chi arriva e chi parte. Ieri guardavo con stupore Monchi che per oltre dieci minuti è rimasto a guardare la curva, i colori, la tifoseria. Una dirigenza e una proprietà che non ha l’anima giallorossa, non capirà mai dove mettere le mani e come rimediare ad eventuali errori commessi. Perchè Bruno Conti, unico e indiscusso romanista di questa dirigenza, è stato messo ai margini della società?”
Poi una chiosa sul tecnico giallorosso: Spalletti? I fenomeni non esistono, a causa delle sue dichiarazioni, dei suoi ripensamenti, dei suoi dubbi, ha perso di mano le redini della squadra, compromettendo la stagione. Conte è un fenomeno forse, perchè ovunque va vince, Spalletti è un buon allenatore, nulla di più…”
Fonte: Corrieregiallorosso.it