(E. Menghi) Una panchina di pensieri divide Totti dal suo addio al calcio. A Verona vale il principio del risultato prima del capitano, poi sarà lui a rubare la scena, sperando che la Fiorentina stasera gli dia una mano: se il Napoli dovesse fare un passo falso e la Roma il suo dovere contro il Chievo, nessuno potrebbe togliere a Francesco una maglia dal 1′ contro il Genoa. E che maglia: per l’ultima stagionale c’è l’ipotesi concreta che i giallorossi vestano la divisa del prossimo anno. Il miglior momento per evidenti ragioni di marketing, visto che potrebbero vendere la nuova collezione col numero 10 consegnandole un che di storia, pure se Totti sarà già dietro una scrivania.
Il 28 maggio sarà una festa e Spalletti non vuole certo rovinarla, ma il pensiero fisso è la Champions e la speranza che non ci sia il rischio di doverla rincorrere fino alla fine: «E’ il giocatore più importante, e la leggenda, lo sarà e lo è stato. In qualsiasi direzione si voglia guardare la Roma, si trova il calciatore Totti davanti a tutto. Poi devo fare delle scelte, qualche volta l’ho penalizzato e mi dispiace. Io faccio la formazione con il criterio di vincere queste due partite, nel ragionamento ci metto anche la gestione di Francesco, che si meritato questi titoli e quello che gli verrà attribuito quando smetterà». Del Piero dà un consiglio al tecnico toscano: «Farei giocare Totti contro il Genoa – dice a Radio 1 – anche se la partita fosse decisiva».
L’Olimpico sarà stracolmo di pubblico ed emozioni, la società ha in serbo delle sorprese per il capitano, tra cui dei video messaggi da mandare sui maxischermi dello stadio con i saluti speciali di Beckham, Ronaldo «Il Fenomeno» e altri grandi del mondo del pallone. La famiglia di Francesco, invece, sta preparando qualcosa per il post-gara, poi si penserà ad un evento d’addio che non riguardi il campo da calcio: a Totti non piacciono le partite da lacrimoni agli occhi e vuole lasciare divertendosi, come ha sempre fatto con gli scarpini ai piedi. Aspettando che prenda il coraggio a due mani e dica il fatidico «smetto», sta provando a sciogliere la lingua e ha scherzato con un piccolo fan, minacciando di non presentarsi il 28 maggio: «Due giorni prima dillo te: guardate che Francesco non viene». Con la stessa ironia, alla stazione Termini dove la Roma ha preso il treno per Verona, il 10 giallorosso ha risposto ad un fotografo che lo stava «massacrando di foto» con una battuta: «Tranquillo, tanto me le fai l’anno prossimo». In giacca e cravatta, però.