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Gigio e i suoi fratelli, la lunghissima estate dei portieri in bilico

(A.Sorrentino) – Se è esistito un annus horribilis dei portieri, è quello che stiamo vivendo. Dopo 37 giornate siamo a 1079 gol segnati in serie A, una follia da 2,91 reti a partita che non si verificava da sessant’anni. Sarà per questo, ma più che altro per le particolarissime situazioni che si vivono nei grandi club, che il mercato estivo si prepara ad affrontare parecchie turbolenze proprio nel ruolo di portiere. Molto, o quasi tutto, ruota intorno all’enfant prodige Gigio Donnarumma. Tutti lo apprezzano e tutti lo vogliono. È uscito allo scoperto persino Guardiola, uno sempre in cerca di un portiere valido per il suo City: «Per l’età che ha, Donnarumma è un mostro», firmato Pep. Vincenzo Montella l’altra sera ha parlato chiaro: «Il Milan sta facendo sforzi enormi per riconoscere le grandi qualità di Gigio. Gli voglio bene come a un figlio, ma ora lui deve fare una scelta e capire cosa vuole fare da grande». La storia è nota. Il ragazzo ha contratto in scadenza nel 2018, il manager Raiola è alla finestra per capire se il Milan si rafforzerà davvero, poi potrebbe rinnovare il contratto a fine agosto. Potrebbe. Ma mezza Europa è in attesa fremente, dalla Juventus, al City, al Real Madrid, tutti interessatissimi, mentre Gigio che ha cuore molto rossonero forse preferirebbe rimanere dov’è, senza dimenticare che Raiola potrà intascare un altro succoso 15% dalla sua cessione. La vedremo.

La Juventus si è mossa da tempo anche su Gigio perché pensa alla successione di Buffon,che dopo il Mondiale russo, a 40 anni compiuti, saluterà. Intanto Neto, che due anni fa sperava di diventare il numero uno della Juve, ha capito che attendere è inutile e cercherà un posto altrove, inserendosi dunque nel tourbillon estivo. Anche la Roma è in cerca di un possibile sostituto per Szczesny, che è in prestito senza diritto di riscatto dall’Arsenal,si trova bene a Roma ma costerà caro acquistarlo dai Gunners: o la Roma apre il portafoglio o punta tutto sul brasiliano Alisson, o deve guardarsi intorno, e magari il ds Monchi ha qualche passepartout in Spagna, dove quel fenomeno di Jan Oblak potrebbe muoversi dall’Atletico in caso di offerte congrue, però costa molto anche lui (dai 30 milioni in su). Non a caso sul portiere sloveno potrebbe muoversi l’Inter, che di disponibilità ne ha parecchie e non è più convinta di Samir Handanovic, portiere bravo ma fino a un certo punto e non in tutte le partite, come hanno dimostrato le ultime stagioni.

Ma c’è fermento in porta anche al Napoli: andrà avanti con Pepe Reina, che non è esattamente una saracinesca e ha contratto in scadenza a giugno 2018, o è meglio dare un’occhiata in giro? Reina è un altro che a Napoli si trova a meraviglia e vorrebbe rimanere, ma intanto le voci parlano di un interessamento proprio per Szczesny, che il Napoli potrebbe acquistare perché il bilancio lo consente, o per Skorupski. Alla Lazio invece hanno scoperto pian piano, partita dopo partita, Thomas Strakosha, che a 22 anni ha dimostrato qualità impensabili finché non lo si è visto all’opera, così ora c’è un piccolo dubbio per il futuro: rimanere con Strakosha o puntare su Mattia Perin, per il quale c’è una trattativa aperta col Genoa. Solo che Perin negli ultimi due anni, tra un infortunio alla spalla e due diversi incidenti ai legamenti crociati (uno per ginocchio) ha giocato pochino, e chissà quando tornerà ai suoi livelli. In ogni caso Perin sarà un uomo mercato dell’estate, perché anche altre squadre sono in cerca. Come il Torino, che saluterà senza grossi rimpianti Joe Hart e il suo acchiappafarfalle e si concentra sul futuro: ha già acquistato il ventenne Vanja Milinkovic- Savic (fratello del centrocampista della Lazio) e medita di puntare su di lui, ma se fosse troppo acerbo allora il nome di Perin potrebbe tornare buono. Sarà una lunga estate anche per i portieri, non c’è dubbio.

fonte: La Repubblica

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