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Il Tempo Roma-Di Francesco. Summit negli States

Di Francesco

(A. Serafini) Da una parte all’altra dell’oceano, è sempre il momento giusto per programmare il futuro. Dopo la breve tappa romana di James Pallotta (atterrato nella capitale per presenziare l’ultima gara in giallorosso di Francesco Totti), l’intera dirigenza della Roma ha raggiunto in serata il presidente a Boston, centro logistico del club in cui gli stati generali societari si incontrano al termine di ogni stagione. Fino a martedì prossimo infatti, il diesse Monchi insieme al dg Baldissoni e all’ad Gandini condivideranno le strategie legate ad ogni settore del club, dallo stadio al mercato fino al possibile annuncio del nuovo allenatore. Anche in questo caso l’annuncio potrebbe essere dato direttamente negli States, seguendo la stessa linea utilizzata nelle ultime due occasioni con Garcia e Spalletti. Nelle prossime ore quindi Eusebio Di Francesco spera di chiudere le valigie, volare a Boston e annunciare un matrimonio che potrà essere ufficializzato soltanto dopo aver sistemato gli ultimi dettagli. Se il prossimo incontro in agenda con il Sassuolo (tra oggi e domani) registrerà margini di manovra più ampi in merito alla risoluzione della clausola da 3 milioni (grazie ad un accordo verbale stretto lo scorso anno), allora è probabile che si rientri nei tempi tecnici per permettere al tecnico pescarese di firmare il biennale da 1,5 milioni netti a stagione che la Roma ha già pronto negli Stati Uniti. In caso di fumata nera con il patron Squinzi, disposto a liberare l’allenatore anche di fronte ad una contro partita tecnica, i giallorossi proveranno a stringere i tempi mettendo sul piatto uno dei giovani più interessanti della Primavera di Alberto De Rossi con la formula del prestito con diritto di riacquisto già utilizzata in passato per Ricci e Pellegrini.

In attesa del via libera definitivo, Pallotta porterà avanti le riunioni in agenda relative in primis al settore tecnico della squadra. Soltanto Massara non è partito insieme al resto della truppa: un altro indizio da aggiungere dopo i segnali lanciati dal nuovo diesse interista Sabatini, intenzionato ad accoglierlo all’interno dei piano di lavoro di Suning. Nel frattempo sarà Monchi ad informare il presidente sui movimenti del mercato registrati finora. Sul fronte cessioni sono state respinti i primi contatti preliminari andati in scena per Rudiger e Salah, due dei gioielli romanisti finiti nelle mire dei club di mezza Europa. La Roma però è diventata bottega cara, un modo per allontanare proposte ritenute inaccettabili e allo stesso tempo lanciare un messaggio che il diesse spagnolo ha ripetuto più volte: nessuno a Trigoria è pronto a mostrare con facilità il cartello vendesi.

Finora le offerte più concrete (anche se ritenute molto basse) hanno coinvolto soprattutto Salah, richiesto fortemente dal Liverpool. La partenza del suo agente per Londra è stata segnalata però soltanto come tappa di avvicinamento alla finale di Champions League (in programma a Cardiff) al seguito di Cuadrado, un altro dei giocatori di cui detiene la procura.

Per ora il mercato romanista non sembra pronto ad improvvisi sussulti, a partire proprio dalla posizione di Nainggolan, tornato ieri a parlare del futuro: «Voglio restare a Roma – ha confermato ai microfoni di Centro Suono Sport – l’ho sempre detto». Preferibilmente con un conguaglio economico promesso lo scorso anno dalla società: «Sono sempre qui, ho dato tanto, ho dimostrato, adesso aspetto». Non ce ne sarà più bisogno invece per Daniele De Rossi, felice per l’ufficialità del rinnovo fino al 2019: «Sono molto soddisfatto perché dopo l’addio di Totti non potevo andarmene anche io. Sarebbe stata una mazzata troppo grande».

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