Una volta sono le gambe «che non riescono più a fare quello che dice loro la testa». Un’altra è offrirgli l’unico lavoro che proprio non gli va di fare, cioè «l’ottimo ambasciatore dei nostri brand» per «fare un sacco di soldi con i suoi sponsor in giro per il mondo». Quando il presidente Pallotta parla di Francesco Totti, negli States, volano pietre.
Dicono in molti che Pallotta, a casa sua, si senta molto più rilassato nel parlare di calcio. Per gli ottimisti è un bene: le frasi non vanno prese come oro colato, sono un modo americano di parlare di sport senza le tensioni degli italiani. Per i pessimisti è un male: Pallotta, a suo agio, dice davvero quello che pensa.
l nuovo d.s. ha promesso a Totti un posto vicino a lui, per insegnargli i trucchi del mestiere e ricevere in cambio dal Capitano le chiavi per capire Roma e soprattutto la Roma. Un ruolo che a Totti piace e il modo giusto di entrare in contatto con lui. Le parole di Pallotta, che prevedono un ruolo di immagine e non operativo, possono causare una rottura? Di sicuro non hanno fatto piacere a Totti, aumentando i suoi dubbi.
fonte: L.Valdiserri – Il Corriere della Sera