(S. Carina) È piaciuto quanto se non più di Di Francesco. E non era facile nel giorno che Eusebio, in punta di piedi e visibilmente emozionato, è stato presentato a Trigoria. La semplicità di Monchi è disarmante. Non ama i giri di parole, non dispensa nubi di tabacco, non cita Coelho o Dostoevskij, non fa pause teatrali mentre parla e non si lancia nemmeno in aforismi arditi. Va dritto al punto, senza tergiversare. E così, quando gli viene chiesto delle voci di mercato riguardanti Ruediger e Salah, il ds spagnolo fa chiarezza su quanto sta accadendo: «La Roma non ha intenzione di vendere giocatori, ha intenzione di costruire la migliore rosa possibile da affidare a Di Francesco per raggiungere gli obiettivi prefissati. Per Salah è vero che c’è un interesse di un club inglese (Liverpool, ndc) e c’è stata un’offerta. Ma il prezzo lo fa la Roma, decideremo in base alle circostanze. Su Ruediger dico che non ci sono trattative aperte, anzi ci sono zero possibilità che vada via». Parole che pesano come un macigno. Che sia un modo per far uscire allo scoperto l’Inter o una reale chiusura, sarà il tempo a stabilirlo. Intanto è un sequel gradito del «no estamos aqui con un cartel de se vende, el cartel es se gana».
DIFESA IN DIVENIRE Stavolta, però, fa nomi e cognomi. Lasciando intendere che se per l’egiziano è soltanto una questione di soldi (a Trigoria aspettano il rilancio del Liverpool a 40 milioni per chiudere la trattativa), per Ruediger non si tratta. Se poi arriveranno proposte indecenti, se ne potrà riparlare. Una chiusura che inevitabilmente apre nuovi scenari di mercato. Fazio ha offerte e dopo aver ascoltato il parere tecnico di Di Francesco su Moreno («Essendo la Roma una squadra portata ad attaccare, lui avrà necessità di coprire tanto campo alle spalle»), appare difficile immaginare l’argentino in una difesa alta, a quattro. In Russia c’è lo Zenit ma mercato potrebbe averlo anche in Spagna. Rimane in bilico anche Manolas che se per velocità sarebbe perfetto nel reparto di Eusebio, è ancora alle prese con il rinnovo contrattuale. E le parole di Monchi, a domanda diretta sul greco, non aprono ma nemmeno chiudono (come accaduto pochi istanti prima con Rudiger) ad una possibile cessione: «La Roma non è un supermercato. Non ci sono squadre che non vendono in assoluto ma il problema, lo ripeto, non è vendere ma comprare male. Se qualcuno esce, bisognerà sostituirlo adeguatamente». In quest’ottica un profilo che continua ad essere seguito con interesse, è quello di Lemos, centrale uruguaiano del Las Palmas.
CACCIA AL REGISTA Le parole su Peres («Grazie a Di Francesco tornerà ai suoi livelli») non escludono un possibile rinforzo a destra. Anche perché, da quanto si è capito ieri, Florenzi quando tornerà a disposizione verrà avanzato. Karsdorp rimane tra i papabili, ma è non l’unico. Intanto, in Belgio, come esterno offensivo, si associa il nome di Adnan Januzaj, classe 1995, in uscita dallo United, alla Roma. In mediana, la considerazione tecnica su De Rossi del tecnico è la conferma che oltre all’imminente rientro di Pellegrini, la Roma è alla ricerca di un regista. Seri è il nome preferito ma in lizza ci sono anche Torreira e il turco Ozyakup. Arrivi che aprirebbero alla partenza di Paredes. La richiesta di adeguamento dell’argentino e l’ammortamento residuo del cartellino, ormai arrivato a 3,6 milioni (che garantirebbe dunque una plusvalenza pressoché totale), tra le cause della possibile cessione.