(B. Devecchi) – «Pensavamo di fare tre punti, ma non non abbiamo espresso al meglio il nostro gioco». La Roma ha giocato male e Taddei lo ammette con assoluta franchezza. Colpa un po’, colpa si fa per dire, anche degli avversari. «Le squadre che affrontiamo sono preparate. Oggi (ieri, ndr) il Bologna aveva sempre cinque uomini in area di rigore», commenta l’esterno (una volta alto, adesso basso) brasiliano. Dice Rodrigo: «È stata una partita brutta. Abbiamo disputato un primo tempo bloccato, il secondo siamo usciti ma non siamo stati fortunati. Dispiace non avere fatto il nostro compito, volevamo i tre punti punti sul nostro campo ma questo è il calcio italiano, uno dei più difficili del mondo». Il Bologna ha chiuso tutti gli spazi. «Ma ci saranno sempre delle partite difficili – avvisa Taddei – dobbiamo uscire da questa situazione che non riusciamo a giocare quando siamo marcati a uomo». Continua il brasiliano: «Abbiamo sempre voluto giocare palla a terra. Nel secondo tempo lo abbiamo fatto di più ma non abbiamo finalizzato». Secondo Rodrigo, non c’è un problema atletico. «Chi ha seguito la partita ha visto che abbiamo corso 90’. Non è semplice giocare contro chi ha cinque uomini nell’area di rigore e va solo in contropiede. Il Bologna ha fatto questo per tutta la partita». Ma come si risolve il problema? «Il nostro modo di giocare sarà sempre lo stesso, ma si deve accelerare la situazione. Cercheremo di dare più alternative a chi ha il pallone». Stekelenburg ha tenuto a galla la Roma. Rodrigo è entusiasta di questo gigante della porta. «È una grande sicurezza, ti dà tranquillità giocare con un portiere del genere. Anche Juan e Heinze sono dei giocatori con un grande bagaglio tecnico. Dei nazionali. Danno tranquillità. Però dobbiamo dare una mano tutti, perché loro tre da soli non possono fare miracoli. Dobbiamo riequilibrare la squadra: tutti che difendono e tutti che attaccano».
STEKELENBURG – «Trasmette sicurezza», dicono a Trigoria. Se ne sono accorti da un pezzo anche sugli spalti dell’Olimpico. Stekelenburg è amato dai tifosi, ma ancora di più dai compagni. E lui che dice? Beh, Maarten è deluso dal risultato. «Sì, sono soddisfatto della mia partita». La sua è andata benone, quella della Roma decisamente meno. «Nel primo tempo – spiega il portiere – siamo stati troppo lenti. Ci hanno messo pressione. Nella ripresa siamo stati più rapidi, ma è andata così». Il suo intervento su Di Vaio ha evitato il disastro. «Io cerco sempre di fare il meglio per me e per la squadra». Questa è una certezza. Una garanzia. Come lo è lui ogni volta che si piazza lì a difendere la nostra porta.