Attraverso una galassia di società finanziarie avrebbero venduto a privati ed enti pubblici polizze fideiussorie prive di coperture finanziarie. Un’operazione pianificata e portata a termine da Amedeo Santoro, noto alle cronache – scrive il Corriere della Sera – per essere stato nel 2003 il broker che rischiò di non far iscrivere la Roma al campionato di serie A facendo sottoscrivere ai vertici della società giallorossa fidejussioni false. Un gioco stavolta costato caro a Santoro, finito in carcere, dove è stato trasferito lo scorso mercoledì su richiesta del pm Carla Canaia. In questo caso il totale dei premi intascati è stato di quasi 4,2 milioni di euro. Un bottino che non sarebbe finito solo nelle tasche del 73enne partenopeo, condannato in primo grado nel 2009 a tre anni e mezzo per la vicenda in cui insieme alla Roma rimase impigliato anche il Napoli. Nell’inchiesta sono coinvolte altre 9 persone, 6 agli arresti domiciliari.