(U. Trani) Il Supermarket di Trigoria, a scanso di equivoci, resta sempre aperto: 24 ore su 24, notte compresa. Chi ha voglia di spendere, deve solo entrare e scegliere. I prezzi sono in vista. Basta avere le idee chiare su che tipo di investimento fare e presentarsi alla cassa per pagare. Di calciatori ne restano ancora, per tutti i gusti. Strootman, ad esempio, ha appena rinnovato, ma con una clausola da 45 milioni; Nainggolan, invece, è lì ad aspettare l’adeguamento promessogli. Ma quanto è accaduto a fine giugno ha ridotto l’offerta per i visitatori che si presenteranno nei prossimi giorni: via Salah, Paredes e Ruediger (più Szczesny per fine prestito), titolari della passata stagione, e con loro addio pure a Doumbia, Ricci e ai ragazzi Marchizza, Frattesi e Soleri. E’ tempo di saldi, ma non nella Roma. Che, come dimostrano i 122,5 milioni incassati (con l’obiettivo di farli diventare quasi 140 grazie ai bonus), non fa certo sconti. Monchi lascia appeso il cartello vendesi sul muro di cinta e non guarda in faccia nessuno. Ma alcuni reparti, dove la proposta sta diventando insufficiente, andranno al più presto riassortiti. Non con gli scarti degli altri. E’ una questione di immagine, come sa bene il ds: i clienti, dalla Premier in giù, hanno mostrato di apprezzare il prezioso campionario giallorosso. Non vanno traditi, insomma.
PORTE GIREVOLI Monchi sa bene dov’è capitato. Chi ha avuto la fortuna di vederlo sorridere, accanto alla figlia, nella foto di sabato in Piazza di Spagna, avrà capito quanto il ds sia soddisfatto del suo nuovo lavoro. Ha scelto lui di dire sì, lo scorso inverno, al presidente Pallotta. Che gli ha chiesto di abbassare almeno del 20 per cento il monte ingaggi e di vendere per circa 70-80 milioni entro il 30 giugno. Lo spagnolo ha fatto addirittura meglio, inciampando solo su qualche promessa a effetto che non ha potuto rispettare. Ma visto che verba volant, presto tutto sarà dimenticato. Soprattutto se, dopo essersi dedicato all’inventario, comincerà a scegliere il lusso (non per forza sfrenato) e non l’usato (soprattutto se poco sicuro) per la Roma di Di Francesco. Il centrocampo lo ha già messo a posto: Pellegrini è stato il migliore azzurro dell’Under 21 all’Europeo in Polonia, Gonalons è il sosia di De Rossi per il ruolo di regista. La difesa e l’attacco, invece, sono settori ancora incompleti. Dietro c’è da fare la spesa sul serio, davanti da prendere il meglio sulla fascia destra e al tempo stesso da arricchire la panchina.
ACQUISTI ECCELLENTI La Roma non è più quella che ha tagliato il traguardo, lo scorso 28 maggio, dietro alla Juve e quindi da seconda del nostro campionato. Oggi è chiaramente più debole perché ha perso 4 giocatori della formazione base (3 ceduti) e non ha ancora preso 3 dei 4 sostituti indispensabili. L’unica certezza è la promozione di Alisson, in porta al posto di Szczesny. E, come se non bastasse, l’unico titolare già acquistato stamattina entrerà in sala operatoria: Karsdorp è arrivato con un problema da risolvere al menisco esterno. Adesso a Trigoria incrociano le dita e sperano di vederlo al lavoro con Di Francesco entro tre settimane. Anche perché la difesa, rasa al suolo da infortuni e cessioni, è da ricostruire. Il terzino destro, anche se momentaneamente indisponibile per l’intervento al ginocchio, è stato preso, quello sinistro, con Emerson convalescente e Mario Rui in partenza, è invece ancora da ingaggiare: Bernat del Bayern resta l’obiettivo pregiato, Gaya del Valencia è invece il giovane intrigante. Al centro della difesa, come si è visto durante la Confederations Cup, non basterà solo Hector Moreno, giocatore d’esperienza, ma non il nuovo titolare per il ritorno in Champions: con Manolas sempre in bilico, è comprensibile l’interessamento per Nacho del Real e quello per Lemos del Las Palmas. In attacco la priorità resta l’esterno destro, preferibilmente mancino. Di Francesco insiste per Berardi, il ds gli propone Thauvin e, come opzione di scorta, Suso. Lucas del Psg, destro anche di piede, è la tentazione venuta fuori nel weekend, ma l’operazione al momento è ritenuta fuori budget.
PANCHINARI AFFIDABILI Il giovane Foyth numericamente prenderà il posto di Ruediger nella rosa. Il mancino Defrel fa corsa a sè per il ruolo di vice Dzeko, avendo anche la possibilità di spostarsi su entrambe le corsie. Il Sassuolo, però, deve abbassare le pretese: 18 milioni sono ancora troppi.