(M.Ferretti) – Appuntamento domani a Trigoria. La Roma riparte con vecchi obiettivi e un nuovo allenatore, Eusebio Di Francesco. C’è grande curiosità per capire come giocherà (e con chi lo farà…) la Roma dell’ex tecnico del Sassuolo.Nell’attesa, per darci una regolata, si può osservare il passato, che in questo caso chiama in ballo l’ultimo campionato della squadra emiliana. E, analizzando i dati, si può cominciare ad intuire, se non a capire, che aria (tattica) tirerà nei prossimi mesi al Bernardini. Nel passato campionato, Di Francesco alla guida del Sassuolo ha conquistato 46 punti, frutto di 13 vittorie, 7 pareggi e 18 sconfitte. I gol al passivo sono stati 63, più di quelli all’attivo, 58. Sei volte su 38, Eusebio non ha giocato con il 4-3-3: 4 volte ha usato il 4-2-3-1 (contro Roma e Palermo in casa, contro Pescara e Juventus in trasferta) e una volta ciascuno il 3-4-3 (contro l’Atalanta: si è messo a specchio) e il 5-3-2(contro la Lazio all’Olimpico). Una curiosità: 3 delle 4 gare (esclusa quella contro la Roma nel girone d’andata, insomma) con il 4-2-3-1 sono state consecutive, per via di un organico in difficoltà per gli infortuni.
ORIZZONTE TRIGORIA – Dato che la Roma giocherà 4-3-3, vien da sè che ci sarà bisogno come il pane di attaccanti centrali (manca il vice Dzeko, però) e pure di esterni alti (non c’è ancora il sostituto di Salah e pure il suo vice, nell’ottica dei doppioni invocata da Difra), mentre le cose sembrano già a buon punto (al netto di eventuali cessioni) a centrocampo. Dietro l’esterno basso a sinistra titolare, Emerson, è fermo ai box; stesso discorso per quello a destra (Karsdorp) e gli attuali loro sostituti non convincono. Eusebio invoca operai specializzati, non mestieranti pronti a tutto: domani si parte, l’importante sarà non arrivare in ritardo.
fonte: Il Messaggero