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Il Tempo Roma, otto sono di troppo

(E. Menghi) Sette acquisti fatti, e così tanti alla terza settimana di luglio non se ne vedevano da tempo: Monchi va in controtendenza rispetto al mercato degli ultimi anni condotto da Sabatini e adesso può concentrarsi sull’obiettivo Mahrez e sugli esuberi da piazzare per snellire la rosa. Almeno otto giocatori in uscita e due punti interrogativi. A partire dal portiere: la Roma il vice Alisson ce l’avrebbe in casa, ma Skorupski ha chiesto di andare via per fare il titolare altrove. Ai giallorossi sta bene, a patto che sia un addio e non un arrivederci: niente prestito, si aspetta un’offerta economica per cederlo a titolo definitivo. E al momento nessun club ha fatto una mossa concreta. L’altro nodo da sciogliere riguarda Tumminello, attaccante classe ’98 che sta conquistando Di Francesco, ma potrebbe lasciare Trigoria per farsi le ossa in qualche squadra minore. Gerson sta mostrando miglioramenti che comunque non dovrebbero bastare per restare alla Roma: un prestito sarebbe la soluzione prediletta dal club. Castan e Iturbe sono partiti per l’America con bassissime percentuali di un futuro in giallorosso, Gyomber e Vainqueur sono rimasti nella capitale ad attendere la loro nuova destinazione. Poi ci sono i giovani Seck (l’Empoli è interessato), Sadiq (in gol contro il Psg, ma cerca squadra) e Nura, che viene da un anno complicatissimo e spera in un pronto riscatto, lontano dal Bernardini. Senza gli esuberi, la lista per il campionato è presto fatta: Nainggolan (domani arriva Monchi a Boston e con la dirigenza al completo potrà finalmente firmare il rinnovo da Pallotta), El Shaarawy e Defrel sono di formazione italiana, De Rossi, Florenzi e Pellegrini sono prodotti del vivaio, di Under 21 come Cengiz Under se ne posso no inserire a volontà, per cui restano 17 slot da occupare con tutti gli altri.

Attualmente la Roma ne ha prenotati 14, compreso l’ultimo acquisto Kolarov, che col suo arrivo ha eliminato ogni possibilità di comprare al tri extracomunitari in questa finestra di mercato. C’è posto nell’elenco definitivo per il nome caldo del momento: Mahrez. Ieri l’algerino ha giocato 65 minuti nella finale dell’Asia Trophy vinta dal Liverpool e, con un pizzico di strategia, è stato blindato dal vicepresidente del Leicester, Srivaddhanaprabha: «Non c’è nulla di con creto ed è ancora un nostro giocatore. Non vogliamo venderlo. Ho visto articoli che dicono che l’ offerta non è abbastanza alta, ma in realtà non c’è nessuna offerta. Se ce n’è una, è più bassa di quanto vengono pagati giocatori che non hanno mai vinto il “PFA Player of the Year”, che non hanno mai giocato in Champions e che non sono mai stati candidati al Pallone d’Oro». Poi l’allenatore Shakespeare: «C’è la possibilità che Mahrez rimanga con noi. Non posso parlare a nome della Roma e non so cosa farà». Monchi ha colto il messaggio e tutta l’intenzione di alzare la posta in palio per aggiudicarsi l’esterno: per lui può fare all-in. Anche perché il difensore centrale non è più una priorità, ci sono 4 giocatori di ruolo più Kolarov che sa farlo all’occorrenza, ed eventuali jolly non sono in cantiere. La Roma di luglio ha già l’aspetto di quella che tra un mese si presenterà allo start del campionato.

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