Edin Dzeko, attaccante della Roma, ha rilasciato un’intervista durante la tournée che i giallorossi stanno affrontando in America. Queste le parole del centravanti della squadra di Di Francesco:
Cosa si prova a passare dai 10 gol della prima stagione ai 39 gol della seconda stagione con la Roma?
“Questa appena finita è stata una delle migliori stagioni della mia carriera. Quando si va avanti con gli anni si pensa che si perda smalto, a me sta succedendo esattamente il contrario. Mi sentivo bene sin dall’inizio della preparazione, ho lavorato duro ed è stato un anno importante dopo che sono riuscito a comprendere il valore della squadra e i calciatori del campionato italiano”.
Wolfsburg e Manchester City hanno vinto con te dopo un digiuno lunghissimo. Questa cosa può aiutare per riportare lo scudetto a Roma?
“Lo spero. Quando sono arrivato al City abbiamo vinto due Premier ma avevamo una delle migliori squadre in Europa. Non è così semplice. Ho altri tre anni di contratto con la Roma e sia la città che i tifosi meritano un titolo. È un peccato che ogni anno si finisca senza vincere nulla”.
Che cosa intendi?
“Vuol dire che ci proveremo tantissimo nei prossimi anni. Vincere a Roma sarebbe fantastico per i calciatori, i tifosi ci amerebbero e non ci dimenticherebbero mai. A Roma si vive per il calcio, i tifosi vivono per noi giocatori”.
Hector Moreno ha parlato di giocatori affamati sin dall’inizio del ritiro
“Devi essere affamato, siamo una squadra giovane, abbiamo un nuovo allenatore e ci stiamo costruendo passo dopo passo. Abbiamo perso quattro o cinque giocatori rispetto allo scorso anno, non è affatto facile re-integrare sette o otto nuovi calciatori e pensare che funzioni tutto subito. In questo senso il pre-campionato è importante”.
Sei il miglior realizzatore di tutti i tempi con la Bosnia
“Ne sono orgoglioso perché mi ricordo il modo in cui da bambino guardavo i miei idoli giocare con la maglia della nazionale. È qualcosa di speciale ed è fantastico essere l’esempio per dei bambini che possono credere di fare ottime cose nel loro futuro. Quando qualcuno parte dal nostro piccolo paese per andare a giocare in un campionato come quello italiano, diventa un esempio per tutti i connazionali, anche i più piccoli possono pensare che tutto sia possibile”.
Sei anche molto attivo dal punto di vista umanitario
“È molto importante per me perché la Bosnia è il mio paese, ci sono stato fino a 18 anni prima di girare l’Europa da calciatore. Voglio aiutare le persone che ne hanno bisogno perché ho la possibilità di farlo. Sono un ambasciatore Unicef e ci sarò sempre per chi ne ha bisogno”.
In Champions cosa ne pensi di un possibile match tra la Roma e il Manchester City?
“Non vedo l’ora. Ho talmente tanti bei ricordi di quei momenti e dei tifosi che mi piacerebbe davvero se ci incontrassimo in Champions”.
Fonte: nbc