(S. Carina) Sono i giorni di Mahrez. Quelli del dentro o fuori. Difficile, infatti, che con la Premier pronta a prendere il via – il Leicester l’11 agosto inaugurerà il torneo contro l’Arsenal – si possa andare oltre. E sulla tempistica, è d’accordo anche Monchi: «La squadra è completa al novanta per cento. Ora ci concentriamo sull’esterno alto, poi avremo un mese scarso per valutare se prendere un difensore». Tradotto: i prossimi sette-dieci giorni saranno quelli decisivi. In un senso o nell’altro.
PEP, NUOVO DS – Ieri Pep Guardiola, dopo aver annunciato Kolarov alla Roma, ha lanciato un altro segnale a favore dei giallorossi: «Da quello che so, Iheanacho andrà al Leicester». Profilo diverso da quello di Mahrez – il nigeriano, classe ’96, è una punta centrale che all’occorrenza può giocare come esterno sinistro – ma si tratta comunque di un attaccante che si va a sommare ad un reparto che può già contare Vardy, Gray, Lawrence, Slimani, Musa, Okazaki, Ulloa e appunto Mahrez. La Roma, nonostante nella giornata di ieri si siano rincorse voci di un’imminente chiusura della trattativa (che tra l’altro hanno infastidito non poco la proprietà giallorossa), è ferma all’ultima offerta che, comprensiva dei bonus, si aggira sui 32 milioni di euro (28 milioni di sterline). Proposta alla quale poi si potrebbe aggiungere una percentuale sulla futura cessione e per la quale andrebbe discussa la modalità di pagamento. Il problema è convincere il Leicester che dopo aver rifiutato la scorsa estate 50 milioni dall’Arsenal non vuole deprezzare oltremodo il suo asso. E sotto i 40 milioni di euro (35-36 milioni di sterline) al momento non scende, sperando di alimentare un’asta. Monchi aspetta. Le parole dell’altro giorno sono state una sorta di ultimatum mediatico, volto a capire se c’è un altro club, oltre alla Roma, nella corsa all’algerino.
LE ALTERNATIVE – Parlare ora di possibile alternative a Mahrez ha poco senso. Non perché non ce ne siano, ma l’attaccante nei pensieri di Monchi corre ancora da solo. È lui il calciatore individuato per regalare qualità al 4-3-3 di Di Francesco. Poi è chiaro che il ds non può farsi trovare impreparato e sta seguendo a fari spenti altri profili. In Spagna accostano Munir del Barcellona, in Italia ci sono Suso e Berardi, in Olanda piace Ziyech. Chi più attaccante, chi più rifinitore ma tutti mancini che giocano a destra. È l’identikit richiesto dal tecnico che in cuor suo, al netto delle dichiarazioni pubbliche, aspetta anche un centrale difensivo. Rodrigo Caio e Engels sono calciatori con valutazioni importanti che andrebbero eventualmente a rimpiazzare un elemento della rosa attuale. Di Francesco si augura non sia Manolas. Cessioni: Iturbe è richiesto dal Borussia Monchengladbach.