
(F.Ferrazza) – «Mahrez? Scusate non posso parlare, sono arrivato ora da Boston e sono molto contento». Se la cava con un sorriso e una battuta, Monchi, appena sbarcato con la squadra di rientro dalla tournée negli States. Se sia felice perché la trattativa con il Leicester è arrivata a un punto dalla chiusura, si capirà nelle prossime ore, visto che il disgelo con il club inglese dovrebbe esser definitivo entro questo fine settimana. Intanto Di Francesco, in attesa dell’arrivo del sostituto di Salah, tira le somme sulla crescita della Roma, a poche ore dall’ultimo test a stelle e strisce, perso ai rigori contro la Juventus. «Lavoriamo tutti insieme da poco – protegge i suoi, il tecnico – per far capire i meccanismi, ci vuole tempo. La capacità sta anche nella difficoltà di non perdere il filo logico della partita». Se il giovane turco Under – in attesa di Salah e con l’aiuto dell’adattato Defrel – ha subito conquistato compagni di squadra e critica, con Dzeko a guidare l’attacco e il centrocampo punto di forza del gruppo, è invece rimandata la difesa. Sulle fasce, Peresè in crescita e Kolarov non sembra avere problemi di ambientamento, mentre le preoccupazioni aumentano nel gioco delle coppie centrali. Con Manolas infortunato alla spalla («Vuole rimanere e tutti noi desideriamo che resti» ribadisce Di Francesco) sono emersi i limiti di un reparto che avrebbe bisogno dell’arrivo di un leader.