Al termine dell’amichevole contro il Celta Vigo il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato con i cronisti presenti. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa:
“Un disastro tecnico e tattico. Non mi è piaciuta per niente la squadra, non mi è piaciuto l’approccio. Poca intelligenza tattica”.
Sei gol subiti in due partite, le sue valutazioni
Al di la dei gol, è la prestazione. Sono delle valutazioni importanti che farò nelle sedi opportune. Mi auguro che questa partita ci serva da lezione. Come ci si allena, poi si gioca. Dobbiamo alzare la qualità insieme.
Una questione più filosofica: è chiaro che serve tempo con un cambio di struttura, ma mancano 7 giorni all’Atalanta. Vede i tempi giusti per questo cambiamento o si è un po’ in ritardo?
C’è sicuramente tanto da lavorare ma non mi appoggerei alle questioni di filosofia ma agli atteggiamenti. Non penso che spostare un uomo avanti o uno indietro possa dare più o meno equilibri. Siamo a 7 giorni dall’Atalanta e bisogna cancellare questo brutto primo tempo. Poi ognuno ha le sue opinioni, a Siviglia avevo visto una squadra in crescita, oggi siamo andati in crisi.
Insiste molto sull’approccio, ma a calciatori come Fazio e Gonalons si può davvero insegnare a migliorare questo aspetto, al di là delle assenze e del fatto che la squadra è ancora incompleta?
Lo devo allenare, gli errori di oggi hanno determinato la partita. Non attacchiamoci agli episodi, ma questo ci deve far riflettere. Non mi aspettavo assolutamente un primo tempo del genere, nonostante tutti i cambi, che avevo programmato per far recuperare chi aveva giocato di più a Siviglia. Abbiamo trovato una squadra che ci ha massacrato, non abbiamo scuse. Arrivavamo sempre in ritardo. Le partite non si preparano ore prima, ma giorni prima. Lo devo far capire ai ragazzi, magari prima avevano altri modi per preparare le partite. Avevamo preparato delle cose, abbiamo fatto in campo pressoché il contrario.
In questo primo tempo la squadra ha faticato molto nel palleggio e anche la difesa come reparto, è tutto collegato.
Non esistono linee, oggi era più pressione che pressing, abbiamo fatto tante pressioni fatte male, la linea difensiva era sempre costretta a scappare e si sbagliava l’aggressione iniziale. non c’è stata una verticalizzazione. Fortunatamente era solo un’amichevole. I giudizi ora saranno pesanti ma meglio prendere prima questi schiaffi, questa partita ci servirà da lezione e con l’Atalanta faremo una grande partita.
Pensa che i giocatori abbiano sottovalutato la partita? Dalle due amichevoli ha tratto indicazioni per il mercato, visto il colloquio avuto a inizio partita con Monchi?
Con Monchi parlo sempre di tutto, parliamo anche di prosciutto e di altro. Ritengo che questa partita sia stata importante per le valutazioni del momento, non mi piace fare valutazioni definitive. Ci sono delle cose da migliorare e le valuteremo. In base a questo dobbiamo continuare a lavorare sul nostro percorso e il mio obiettivo è far capire ai ragazzi che non esiste una gara presa sottogamba, è inaccettabile. Adesso non so se sia stata preparata bene o male, siamo stati in ritiro una settimana, mi sembra un paradosso. Sta a significare che si preparano con la testa