È come se la sua fosse davvero un’altra vita. Artur, portiere della Chapecoense, in Europa ci stava bene eccome: ha difeso (pochissimo) i pali della Roma, poi ha giocato nel Braga e nel Benfica (più di 80 partite) e ha arricchito la bacheca con vittorie in campionato e nelle coppe nazionali, ma quest’anno ha deciso di tornare in patria ed essere il numero uno della Chapecoense.
Della sua nuova avventura alla Chapecoense, Artur dice: «Ci stiamo ricostruendo da zero, ma si sente ancora forte la mancanza dei giocatori e delle persone che erano dentro quell’aereo».
fonte: C. Zucchelli – La Gazzetta dello Sport