Marcello Bonetto, agente di Barreca, ha parlato del suo assistito accostato alla Roma in quest’estate. Queste le sue parole:
“Ha vissuto tutto molto bene, con maturità e serenità. Le voci di mercato non erano solo voci, da parte della Roma c’è stata un’offerta concreta, effettiva ed estremamente importante. Essere al centro dell’attenzione di una società del genere e dell’allenatore Di Francesco, che lo aveva richiesto espressamente, non può che far piacere. Ma fa piacere anche essere rimasti al Torino: sappiamo che Antonio è oggetto di grande affetto da parte dei tifosi, essendo il primo ragazzo cresciuto nel vivaio che sia arrivato alla ribalta da un po’ di tempo a questa parte. Essere rimasto per Antonio non è un problema, anzi: sarà un anno di ulteriore maturazione che può fare solo del bene. L’interesse della Roma e la permanenza al Torino sono entrambe situazioni che ci fanno piacere. Credo inoltre che la società granata possa avere apprezzato sia il suo comportamento che anche il mio: non abbiamo voluto minimamente interferire sulle loro scelte, nonostante importanti risvolti economici. Non solo la Roma, anche altre società ci hanno contattato, italiane ed estere, tedesche, inglesi, francesi e spagnole, ma alla fine la scelta del Torino è il logico proseguimento di un percorso tecnico e professionale”.
È stato il presidente Cairo a blindarlo?
“La trattativa con la Roma è stata sostenuta ovviamente fra le due società. Io non sono in grado di chiarire alla perfezione come siano state le dinamiche. Il mio riferimento è Gianluca Petrachi, secondo me il più bravo venditore italiano. Ci siamo sempre reciprocamente aggiornati sulla situazione”
Il discorso con la Roma è solo rinviato?
“Il calcio è in continuo divenire. Chissà. Ci vorrà innanzitutto una nuova richiesta della Roma e poi la disponibilità del Torino a vendere. In questo momento la Roma ha poi preso Kolarov, ottimo giocatore, e rientrerà Emerson Palmieri. È in una situazione tecnica diversa rispetto a quella di due mesi fa. Non posso prevedere il futuro. Adesso la concentrazione e la testa sono solo al Torino. Come ha dimostrato anche la partita con il Sassuolo, in cui Antonio ha messo in campo una buona prestazione, con un salvataggio di testa davanti alla porta che ha dimostrato come stia progredendo molto, grazie anche al contributo dell’allenatore, anche dal punto di vista difensivo: ritengo offra un contributo determinante in una squadra sicuramente votata ad un gioco offensivo”
Fonte: toronews