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Gazzetta dello Sport, Ora Pellegrini si candida. È contro la Sampdoria che è diventato grande

Lorenzo Pellegrini, dopo le due partite con la Na­zionale in cui però si è limitato a fare il tifo, spera che l’occasio­ne che Ventura non gli ha con­ cesso contro Spagna e Israele gliela offra almeno Di France­sco. Nelle sue intenzioni già sa­bato, in uno stadio per lui spe­ciale, visto che è quello dove due anni fa ­- dicembre 2015 ­- ha realizzato il primo gol in Serie A. Giocava nel Sassuolo, in panchina c’era Di Francesco, di fronte la Samp di Montella, il tecnico che lo conosceva bene per averlo lanciato nei Giova­nissimi della Roma. Pellegrini aveva offerte da mezza Serie A, ha scelto di tornare a Roma perché c’era il suo vecchio allenatore e perché l’offerta economica era buona, la famiglia ha avuto un ruolo importante ma non fondamentale, stesso discorso per la fi­danzata Veronica, che lo ha seguito a Sassuolo e lo avrebbe seguito ovunque (era sia a Ma­drid che a Reggio Emilia per le due partite dell’Italia). Pelle­grini ha scelto di tornare a Ro­ma, soprattutto, perché voleva affermarsi e vincere nella sua squadra del cuore e adesso aspetta l’occasione giusta per potersi giocare ­- seriamente -­ il posto con due campioni affer­mati come Nainggolan e Stro­otman. Per lui che è un diesel, e anche quando giocava nelle giovanili usciva alla distanza, non è una novità.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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