(D.Luciani) – Hellas Verona, Benevento, Udinese e Qarabag. Dopo l’esordio in Champions con pareggio con la corazzata Atletico, la Roma è chiamata ad ingranare le marce alte contro squadre di ben altro spessore rispetto alla banda di Simeone. Quattro partite da vincere contro avversari di caratura tecnica, stile di gioco e personalità molto inferiori rispetto agli spagnoli. Due settimane ideali per recuperare il terreno perduto contro l’Inter e, causa maltempo, con la Samp, sfruttando la profonda rosa a disposizione.
ENERGIE – La crescita dell’Atletico nel secondo tempo è coincisa anche con un calo dell’intensità della mediana romanista. Qui Di Francesco ha la maggiore possibilità di ruotare gli uomini per averne sempre di freschi: la temuta pioggia di Genova ha bloccato la prima ufficiale di Gonalons che potrebbe trovare posto dal primo minuto già col Verona. Gli farà spazio De Rossi. Probabile turno di riposo anche per Strootman, uno dei meno brillanti martedì sera: al posto dell’olandese scalpitano i giovani Pellegrini, già rodato negli schemi de tecnico, e Gerson, mistero ancora non svelato da 17 milioni.
ESORDI – L’Atletico ha trovato un Alisson in serata saracinesca. Quando il brasiliano non c’è arrivato, è stato Manolas a trovare il guizzo decisivo. Difficilmente il greco e Kolarov avranno un turno di riposo sabato, magari a Benevento dove, nelle rotazioni, potrebbe entrare anche Hector Moreno, finito in tribuna in Champions. Fazio, in difficoltà con Icardi ma tornato bene dalle partite con l’Argentina, potrebbe far rifiatare Juan Jesus col Verona. Poi ci sono Florenzi e Karsdorp per un “vecchio” e un nuovo esordio. L’ex PSV sta mettendo nelle gambe la preparazione e potrebbe vedere il campo con l’Udinese. Florenzi è fermo da undici mesi e sarà il jolly tattico di Di Francesco.
INTEGRALISMO? NO GRAZIE – La duttilità dell’esterno di Vitinia consentirà al tecnico di optare per tutte le soluzioni, anche quelle ibride tanto care a Spalletti. Florenzi potrebbe alternarsi con tutti gli uomini dell’asse destro, Peres, Nainggolan o Defrel Le tre partite disputate hanno mostrato un Di Francesco tutto fuorché integralista del 4-3-3, capace di essere pronto a variare anche più volte in corsa. Le due gare con le neo promosse potrebbero rilanciare El Shaarawy, alternativa ad un Perotti al momento straripante, e concedere spazio al giovane Cengiz Under.
Aspettando il pieno recupero di Schick, sarà sempre Dzeko – polemiche permettendo – il primo asso da calare. Perché ora c’è da giocare a carte scoperte.