(G. Lengua) Pace fatta tra Dzeko e Di Francesco. Edin va stimolato, lo aveva capito Spalletti la scorsa stagione e se ne è accorto anche Eusebio che, dopo le piccole stoccate rilasciate alla vigilia del Verona, ha ottenuto dal bosniaco una doppietta e diverse palle gol: «Credo che abbia giocato per la squadra, ha segnato due reti e ne poteva fare altrettante. Ci siamo chiariti, il suo era uno sfogo legato alla prestazione. Per diventare grandi si deve soffrire insieme», ha spiegato l’allenatore nel post partita col Verona. Ha avuto un’opportunità anche Patrik Schick, piazzato per un quarto d’ora esterno destro d’attacco proprio accanto a Dzeko: «Dal punto di vista psicologico lo sto preparando sia da prima punta che da esterno. Ha qualità che mi permetteranno di cambiare, come le ha Defrel che si è sacrificato molto nelle scorse partite».
SOLUZIONI ALTERNATIVE – Di Francesco con la neo promossa Verona ha colto l’opportunità per fare ampio turnover, cambiando cinque giocatori rispetto al match contro l’Atletico Madrid: «Sono partite che vanno vinte, determinanti per ripartire. Potevamo fare qualche gol in più ma ce li siamo tenuti per la prossima. Sono soddisfatto della crescita, ma la mia testa è già a Benevento, dobbiamo dare continuità ai risultati. Guardare la classifica in questo momento fa un po’ male, ma abbiamo una partita in meno. Lo scetticismo? Ci accompagnerà sempre, fa parte del nostro lavoro, ai primi risultati negativi tornerà fuori». Dopo 325 giorni dall’infortunio è tornato in campo titolare Alessandro Florenzi, un assist e una prestazione oltre la sufficienza in pagella: «Ha ritrovato le sicurezze e per noi sarà un valore aggiunto in tutti i ruoli, non solo in quello di terzino destro. Sa scegliere quando rischiare o fare la giocata semplice, è una questione di personalità». Esordio da titolare per Pellegrini ed Under: «Lorenzo è un giocatore fortemente voluto da me. Conosce le mie idee di calcio, può darci un aiuto. Under ha dimostrato tanta qualità». Chiusura sulla lite tra Peres e Gerson: «È la normalità, a volte si gioisce e si litiga come in famiglia e noi lo siamo». Oggi Pallotta lascerà la Capitale.