(E. Menghi) Di Francesco tiene calda la Roma. Tutta. La coperta quest’anno è lunga e il tecnico è bravo a rimboccare gli angoli, dispensando occasioni ed evitando musi lunghi nello spogliatoio. Una cosa facile a dirsi e difficile a farsi, in genere. Ma la prova è stata presto servita: in 270′ di campionato sono stati impiegati ben 20 giocatori, compreso il baby Tumminello subentrato contro l’Inter prima di trasferirsi al Crotone. Un dato importante per misurare la profondità della nuova rosa, studiata per giocare su tre fronti senza grossi cali di qualità. Le riserve sono potenziali titolari, ci sono titolari che nella passata stagione facevano le riserve (vedi Juan Jesus) e futuri titolari che non marciscono più in panchina. Come Gerson che, sfuriata con Peres a parte, ha goduto di uno spicchio di gara dopo aver dimostrato in settimana di essere in forma. Il lavoro paga, e il turnover è un toccasana per muscoli e polmoni. «Con Monchi puntiamo ad avere 22 titolari», aveva annunciato l’allenatore ad inizio mercato ed è stato accontentato.
Se in 20 hanno già attivato i motori, ce ne sono altri 3 che presto potranno partecipare alla statistica: Gonalons potrebbe entrarci già mercoledì a Benevento, dando il cambio a De Rossi, mentre per Karsdorp e Palmieri c’è da aspettare ancora un po’. Un affaticamento all’adduttore sinistro ha bloccato l’olandese in profumo di convocazione: risolta la lesione meniscale e ricevuto dal Prof. Mariani l’ok a giocare nell’ultimo controllo a Villa Stuart, ha accusato un piccolo contrattempo muscolare che lo terrà fuori un’altra settimana. Dopo l’Udinese cercherà di mettersi a disposizione.
Emerson ha tempi più lunghi, novembre è il mese del rientro. Peres e Kolarov sono avvisati. Si è ripreso la scena sabato sera Florenzi e dopo 90 minuti di fuoco dovrebbe rifiatare, aspettando una nuova collocazione in squadra: Di Francesco vuole utilizzarlo a centrocampo, aumentando le possibilità in un reparto già ben nutrito con gli intoccabili Strootman, De Rossi, Nainggolan e quel Pellegrini che è molto più di una riserva. Una storia diversa dal passato, la coperta corta di Spalletti è nel cassetto: il toscano aveva spremuto i big e a questo punto della stagione aveva sfruttato tre giocatori di movimento in meno rispetto ad Eusebio. Arriverà ad utilizzarne in tutto 22, concedendo appena 38′ a Iturbe, 130′ a Gerson e 150′ al rinforzo di gennaio che non si è rivelato tale, Grenier. Oggi all’Inter è fermo a quota 17 in 4 gare, mentre il Napoli ne ha schierati 19, il Milan 20 e la Juve 21 in Serie A. La Roma segue il passo delle grandi. I bianconeri hanno alternato anche i portieri in campionato, il numero uno giallorosso Alisson lascerà invece i pali a Skorupski solo in Coppa Italia. Il turnover continua dalla difesa in su nel turno infrasettimanale: col Benevento si potrebbero rivedere dal 1′ Jesus, Peres, Strootman e Perotti. Ieri Schick ha fatto un lavoro individuale programmato e non sembra ancora fisicamente pronto per giocare titolare: straordinari in vista per Dzeko o Defrel centravanti? Benvenuti dubbi di una rosa extralarge.