(T. Maggi) «L’obiettivo è quello di portare i tifosi allo stadio ed entusiasmarli». Al termine della sfida con il Verona, Di Francesco ha negli occhi un Olimpico molto diverso da quello che lo incitava nei suoi anni da calciatore. Sabato l’atmosfera non era certo quella delle grandi occasioni, con poco più di 29.000 spettatori presenti. Un dato figlio della serata piovosa sicuramente ma anche del risultato non certo eclatante degli abbonamenti. La cifra finale, 21.014 le tessere stampate in totale, segna un leggero aumento rispetto all’anno scorso (quando ci si fermò a quota 19.022), ma è comunque al di sotto delle aspettative di inizio estate del club che per questo ha deciso di riaprire la campagna in Sud (salvo ritardi lo farà oggi stesso).
Senza un termine specifico: mancano infatti poche centinaia di biglietti e la Roma conta di smaltire in fretta gli ultimi posti disponibili. Per la prima stagione dopo la rimozione delle barriere, l’obiettivo dei dirigenti era quello di arrivare intorno ai 24.000 abbonamenti, in linea con i numeri dell’epoca pre-divisioni. Ma i dati raccontano uno scenario ben diverso: la Sud, e forse questo è l’aspetto che sorprende di più, non è andata sold out come invece era avvenuto, addirittura dopo appena un giorno di vendita libera, nella stagione 2014-2015. Altri tempi. Risale a due anni fa, invece, l’ultimo pienone di abbonati nel settore più caldo dello stadio che però iniziò poi lo sciopero per la questione delle barriere. Ora si riparte, tornare ad avere una Curva piena è il primo passo. Il tutto esaurito non è lontano.