Gonalons dev’essersi trovato bene a Benevento, almeno tanto bene quanto si è trovata la Roma con lui. Regista francese non proprio emergente, da queste parti è chiamato a girare meno film di quanti ne facesse a Lione. Magari pure un po’ più movimentati, più certi nella trama e meno immaginari di quanto non fosse solito fare a casa sua.
L’estate l’ha passata a studiare, la sua stagione – mica solo l’autunno – si può dire inizi davvero ora che il primo applauso alla gente l’ha strappato. Quel passaggio in verticale per Peres, aperitivo del secondo gol della Roma, è la perla rosa scelta dalla Gazzetta e santifica la sua prestazione, ma è solo la punta dell’iceberg. Dentro, anzi, dietro c’è un lavoro di preparazione. C’è tanta altra sostanza.
I 105 tocchi di palla di Gonalons non li fatti nessuno altro giallorosso in campo. Conclusioni più o meno ovvie: i compagni si sono appoggiati a lui senza un minimo di diffidenza. E in una partita in cui bisognava più costruire che sporcare linee di passaggio altrui, il suo lavoro è risultato utile, abbondante e luccicante.
fonte: D. Stoppini – La Gazzetta dello Sport