Con Atalanta e Benevento sono arrivati sei punti, esattamente il 100% di quanto era possibile portare a casa. Per capire, però, di che pasta è fatta davvero questa Roma nel formato trasferta arriva una sequenza di partite niente male. Anzi, a dir poco impegnative, se non fosse al meno per il fatto che delle prossime 5 partite in programma la Roma ne giocherà ben 4 lontane dallo stadio Olimpico.
E se la gara di mercoledì prossimo di Champions League a Baku, contro il Qarabag, sembra quella più agevole – scrive la Gazzetta dello Sport – (anche se poi i giallorossi si ritroveranno a giocare in uno stadio pieno quasi come un uovo, con circa 50mila persone), le altre fanno venire quella scossa improvvisa che ti mette addosso i brividi: San Siro domenica prossima, contro il Milan, poi Stamford Bridge per la sfida al Chelsea e l’altro Olimpico, quello di Torino, per la gara contro i granata di Mihajlovic. Insomma, tre stadi imponenti, ma soprattutto tre trasferte dure, se non durissime. Che, però, ci diranno appunto quanto vale davvero questa Roma in formato esterno.