(F. Balzani) Niente Napoli e (forse) niente Chelsea per El Shaarawy al centro di un caso diplomatico tra Roma e Nazionale. Il Faraone, infatti, è tornato dagli impegni con l’Italia con una «quota di edema muscolare nell’adduttore lungo di destra». In pratica lo stesso problema con cui era partito e che gli aveva fatto saltare la gara con la Macedonia. La domanda che ieri circolava a Trigoria e che sarà posta con forza allo staff medico azzurro e al ct Ventura è: «Perché metterlo in campo al 90’ con l’Albania nonostante l’infortunio?».
Quei 2’ scarsi, infatti, avrebbero provocato la ricaduta che costringerà El Shaarawy a stare fuori almeno una settimana. Eppure alla Roma erano arrivate il giorno prima le rassicurazioni dello staff medico. A pagarne le conseguenze sarà Di Francesco che in due gare fondamentali avrà solo Under come attaccante di scorta. In attesa di Defrel e Schick che anche ieri non si è allenato in gruppo. Qualche minuto prima della risonanza El Shaarawy aveva elogiato Di Francesco: «Il suo gioco sembra fatto per le mie caratteristiche. Poi a livello umano mi piace, con lui si riesce ad avere un dialogo».