Se non ora che De Rossi è giù di condizione, se non ora che l’infiammazione al ginocchio del capitano deve far più male di quanto non abbia mai fatto nell’ultimo anno, quando mai giocherà Gonalons? Si dirà, anzi, lo ha già detto il suo agente: Maxime deve capire il campionato italiano, la Serie A e via con tutte queste simpatiche storie che valgono come un alibi, poco di più.
Gonalons è fermo a una buona prestazione contro il Benevento e a una fortemente negativa in Champions League contro il Qarabag, sostituito per disperazione del suo allenatore. Poi il nulla. Benevento e Qarabag sono troppo poco per giudicare – scrive la Gazzetta dello Sport -, abbastanza per capire che adesso Di Francesco non vede Roma senza De Rossi, che con il Napoli ha giocato senza bisogno di infiltrazioni – come accaduto contro il Milan – e che, fondamentalmente, è padrone del suo destino: a meno che non si chiami fuori, a Londra mercoledì sarà titolare. E allora basta poco per capire che alla fine di questa settimana il quadro sarà ancora più chiaro. Il Torino vale un coefficiente di difficoltà elevato. Il tempo scorre. E Gonalons c’era fin dal primo giorno di ritiro: 100 giorni di scuola guida non bastano? Oppure è proprio l’auto che non gira?