(K.K.) – La perfida Albione per la Roma è qualcosa di più, quasi un inferno in terra. I giallorossi non vantano una grande tradizione nelle coppe europee ma quando si tratta di giocare in Inghilterra diventa tutto ancor più complicato. Sarà l’aria nordica, così diversa dal ponentino romano, saranno quegli stadi costruiti per il calcio che non c’entrano nulla con l’Olimpico casalingo. Fatto sta che la tradizione britannica della Roma non è per nulla positiva.
Forse l’ultimo precedente positivo in terra anglo-sassone per la Roma risale al 1961, quando a Birmingham si giocò la finale d’andata della Coppa delle Fiere: un 2-2 che fece da antipasto al successo giallorosso del ritorno che consegnò all’allora squadra di Carniglia e capitan Losi quello che resta ancora l’unico trionfo europeo della Roma nella sua intera storia.
Negli ultimi 35 anni la Roma è salita per ben 15 volte in territorio inglese per quanto riguarda le coppe europee; il bilancio è da fare spavento: 1 sola vittoria, 9 sconfitte e 5 pareggi. L’unico successo romanista ha un sapore molto amaro: nel 2001 agli ottavi di Coppa Uefa la Roma sbanca Anfield Road battendo 1-0 il Liverpool con rete di Guigou, ma non bastò per eliminare i ‘Reds’ vittoriosi 2-0 all’andata all’Olimpico. Più positivi alcuni pareggi recenti, come l’1-1 nel 2014 con il Manchester City (rete di Totti) o lo 0-0 nella Coppa Uefa del 1999 con il Leeds che consentì ai giallorossi di passare il turno. La sconfitta peggiore: neanche a dirlo il 7-1 di Manchester del 2007 che mise in ridicolo l’immagine della Roma per parecchio tempo.
GGR