C’è una caratteristica che, rispetto alle altre prime della classe, fa ormai parte del dna della Roma di Di Francesco: il turnover. Con 22 calciatori mandati in campo (21 tra quelli in rosa attualmente più Tumminello) la Roma è in linea con le sue avversarie peri primi quattro posti ma, al contrario di Napoli, Inter e Lazio, non ha quella che viene definita la classica «formazione tipo».
Le certezze sono tre: Alisson, Kolarov e Dzeko. Per il resto il tecnico ha giocatori che manda quasi sempre in campo, come Nainggolan, che ha saltato solo la partita con il Benevento, e altri che, come Schick, di fatto devono ancora entrare nelle rotazioni.
Il tecnico continuerà ancora una volta a stravolgere la formazione convinto che, da una parte la Roma perderà qualcosa come identità di squadra, dall’altra ne acquisterà in freschezza e convinzione.
fonte: La Gazzetta dello Sport