(S.Carina) – «Il mio sogno si è trasformato in un incubo». Basterebbero queste poche parole per fotografare il dramma sportivo che sta vivendo Karsdorp. Sono bastati 82 minuti contro il Crotone perché il ginocchio sinistro dell’olandese cedesse. Già nel primo tempo, intorno al 37’, Rick aveva probabilmente avvertito qualche fastidio visto che a seguito di un contatto con Nalini, dopo una trentina di secondi tornando nella sua metà campo si era piegato sulle gambe, facendo un cenno alla panchina. Poi aveva ripreso a giocare, rimanendo in campo sino a 8 minuti dal termine della gara. Nel post-partita ha tuttavia lasciato lo stadio zoppicando e con una borsa del ghiaccio sull’arto. Nella nottata i primi accertamenti, ripetuti nella mattinata di ieri. Il responso è stato uno choc: «I controlli confermano la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro». Visitato dal Professor Mariani, oggi si opera. Sarà presente anche il papà, in arrivo dall’Olanda. Per il rientro, il normale iter prevede primavera inoltrata.
ELENCO TRISTE – Con il ko di Karsdorp, la Roma – dal marzo 2014 – taglia il triste traguardo degli 11 calciatori interessati (e dei 14 interventi chirurgici) a questo tipo d’infortunio: Mario Rui, Emerson, Ruediger, Strootman (3), Florenzi (2), Nura, Capradossi, Ponce, Luca Pellegrini e Tumminello, ora al Crotone ma che ha svolto la preparazione a Pinzolo (senza contare il giovane Ganea della Primavera). Come prima cercare di ridurre tutto alla sfortuna e alla casualità era un mero tentativo di mettere la testa sotto la sabbia, ora bisogna prestare attenzione affinché la ricerca delle cause non si tramuti in una caccia alle streghe. Nel tribunale popolare delle radio e dei social, sul banco degli imputati sono già saliti i due addetti ai recuperi voluti da Pallotta, Norman e Lippie, e il medico sociale Del Vescovo (radiologo). Dove alberghi la verità, toccherà al club scoprirlo. Una cosa è certa: che qualcosa non quadri, è chiaro da tempo. Non dal ko di Karsdorp. Ieri assemblea degli azionisti: approvato il bilancio al 30 di giugno e via libera all’aumento di capitale per un importo massimo pari a 120 milioni mediante emissione di azioni ordinarie della società entro il 31 dicembre 2018.
fonte: Il Messaggero