Prima di Roma-Bologna scatta la conferenza stampa di Eusebio Di Francesco a Trigoria:
In queste ore si parla delle cause dei tanti infotuni al crociato. Che valutazioni state facendo?
“Più di trovare colpevoli cerchiamo soluzioni. Abbiamo ottimi professionisti, cercheremo di far modo che non accada più. Faccio gli auguri a Karsdorp, avevamo puntato tanto su di lui”.
Defrel come sta? Cosa può dare alla Roma?
“Ha bisogno di fiducia, di fare gol. La cosa più importante per lui. Si è sacrificato tantissimo, lo farà di nuovo. Questa sua predisposizione sarà ripagata, ha bisogno di essere supportato e ritrovare la rete”.
Defrel gioca centravanti?
“Non so ancora, o centravanti o alto a destra, sicuramente sarà della partita. Per ora c’è solo l’idea di vincere con il Bologna. ”
Dzeko?
“Non è stato brillantissimo ma non so se rinuncerò a lui, ci penserò domani”.
Norman e Lippie sotto accusa: c’è un rapporto di fiducia con loro? I giocatori hanno timore?
“Siamo una squadra, l’ho già detto, il primo responsabile è sempre l’allenatore. Norman e Lippie sono due professionisti che vivono Trigoria, insieme a loro otterremo tanti risultati. Casualità e situazioni diverse ci hanno portato tutti questi infortuni. Bisogna capire, a Roma troppi discorsi lasciano il tempo che trovano. Siamo tutti uniti ma si faranno poi delle scelte, per me c’è grande fiducia. C’è dispiacere, il ginocchio me lo sono rotto anche io nell’anno dello scudetto, magari proprio per quel motivo. Karsdorp rientrava da un infortunio già avuto in Olanda”.
Quali soluzioni si possono scegliere a stagione in corso? Quanto vi sentite con suo figlio Federico?
“Mi fa ridere mio figlio perché non mi dice mai se gioca, è un po’ un nostro giochino. E’ emozionante, è strano parlare di lui ai miei calciatori. Mi inorgoglisce, sono felice di quello che sta facendo, magari giocherà alla grande ma non domani. Soluzioni ce ne sono tante, dal punto di vista scientifico, magari a livello di prevenzioni. Non siamo sprovveduti, tutti parlano adesso esternamente ma bisogna farlo di meno e trovare soluzioni”.
L’esterno alto a destra è un ruolo occupato da tanti, una casualità?
“No, ho cambiato tantissimo. Abbiamo preso Schick per giocare lì ma senza averlo a disposizione ho cambiato tanto. Under pian piano si sta adattando, mentre a sinistra ho più certezza. A destra sto cercando equilibri, non fa una piega. Attualmente è così, succederà di nuovo”.
Quanto influisce il turnover nella crescita?
“Le mie scelte le faccio a prescindere, faccio giocare determinati giocatori perché penso possano essere utili. I vantaggi vanno valutati con i risultati, non solo per la maturazione dei calciatori. Sto lavorando per crescere insieme e ottenere risultati, se dovessi pensare solo ai singoli farei ancora più cambi. 3 partite in 6 giorni è normale cambiare qualcosina. Con il Crotone non c’è stata partita, siamo mancati in qualcosa, nel chiudere la partita”.
I crociati rotti sempre a calciatori under-25…
“E’ un dato in più, lo valuteremo, per poter migliorare dobbiamo lavorare tantissimo in prevenzione. Sarà alla base per evitare infortuni, servono esercitazioni e lavoro”.
Nainggolan ha giocato da centrocampista, trequartista e ala. Dove lo preferisce?
“Basta che giochi, è importante per noi ed è sempre pericoloso, con il tiro e con l’inserimento. Si è messo a disposizione di tutti, sono convinto che tornerà a fare gol con continuità. E’ stato anche sfortunato, abbiamo preso tanti pali, per ora sono contento di ciò che sta facendo”.
GGR