(K. K.) – “La Roma è una grande squadra, ma il Chelsea è di un altro livello. Non voglio mancare di rispetto a nessuno, ma non si può paragonare Roma e Chelsea“. Questo il messaggio di addio di Antonio Rüdiger a luglio scorso, per giustificare la scelta di lasciare il club giallorosso dopo 2 stagioni e trasferirsi senza nessun rimpianto a Londra, sponda Blues.
C’è da dire, prima di muovere qualsiasi critica nei confronti del classe ’93 tedesco, che la scelta di lasciarlo partire in estate arrivò primariamente per il bisogno della Roma di mettere a posto il bilancio, dunque fu doverosa la cessione di almeno 2 top player come Rüdiger stesso e Salah. Certo, il difensore non ha fatto nulla per trovare subito qualche antipatia di troppo tra i suoi ex tifosi, definendo ‘imparagonabili’ le due società in questione e dando di conseguenza alla Roma la nomea di squadra di passaggio non al livello delle big europee.
Avrà anche ragione il nostro ‘Tonino’, la Roma ha un palmares vuoto in Europa ed è partita nella sua avventura da Champions solo come club di terza fascia al sorteggio. Il Chelsea invece è campione d’Inghilterra in carica ed ha un valore di rosa complessivo che supera i 600 milioni. Eppure i due scontri diretti dicono che i giallorossi non sono così lontani dai rivali inglesi, che tatticamente Conte non è apparso superiore e più preparato di Di Francesco, che Stamford Bridge non è un luogo più caloroso e vincente dell’Olimpico visto ieri notte. Ma l’appunto maggiore vogliamo farlo a Rüdiger, che come molti talenti della sua giovane età si è sentito già arrivato, pronto per giocare a livelli altissimi, senza ringraziare niente e nessuno. Grosso errore, che nel calcio spesso si paga. Con quello scippo di El Shaarawy che al 36′ del primo tempo è comparso alle sue spalle e gli ha fatto fare la più barbina delle figure, tramutando in gol un pallone innocuo.
La legge del contrappasso stavolta premia la Roma: ora facciamo l’in bocca al lupo a Rüdiger, col consiglio di ‘rivedere’ i suoi personali punti di vista sulle gerarchie del calcio internazionale.
GGR