(S.Carina) – Miglior difesa in serie A e ora, all’Olimpico, cleen sheet sia con l’Atletico Madrid che con il Chelsea. La difesa giallorossa ci ha preso gusto. E per continuare nel trend positivo che vede Alisson imbattuto da 375 minuti, a Firenze torna Manolas. Che poi in realtà il greco si è già visto l’altra sera nel quarto d’ora finale contro i Blues, quando ha dovuto sostituire Florenzi che lamentava un indurimento dell’adduttore della coscia destra.A proposito del laterale, oggi svolgerà lavoro individuale ma domani si allenerà regolarmente con il gruppo. Tornando a Kostas, domenica giocherà titolare. Sinora in campionato ha disputato 494 minuti (più 195 in Champions). Prima che si facesse male durante Roma-Napoli (lesione di primo grado all’adduttore sinistro), Di Francesco non vi aveva quasi mai rinunciato, lasciandolo rifiatare soltanto contro il Benevento e negli 11 minuti conclusivi col Verona.
LA CURA – Aspettando ancora il rinnovo contrattuale – nuovi contatti tra Monchi e l’agente sono previsti per la prossima settimana – Manolas sembra più tranquillo rispetto al recente passato. Una serenità che si rispecchia anche in campo. Qualche numero: sinora ha vinto oltre il 50% dei duelli (54,3%), percentuale che sale considerando i contrasti aerei (57,1 %). Tredici palloni intercettati (oltre due a gara), 36 respinte e appena cinque falli commessi. Praticamente nemmeno uno a partita che fa sì che il totale dei cartellini gialli sia ancora a quota zero. Se quello di commettere pochi falli è una prerogativa della Roma di Di Francesco (11 cartellini gialli in 14 partite, 0 nelle due gare contro il Chelsea) per il greco rappresenta un inedito. Lo scorso anno, se dopo 14 gare il numero dei cartellini della squadra era pari a 25 più 3 espulsioni (rimediate nei playoff con il Porto), il greco era stato già sanzionato ben 4 volte e la quinta sarebbe arrivata alla partita successiva. Ora Kostas ha nel mirino Firenze, tappa di avvicinamento al derby, preceduto dallo sliding-doors del play-off Mondiale in cui affronterà la Croazia.
fonte: Il Messaggero