(Gazzetta dello Sport – M. Calabresi) – È bene partire da un presupposto: siamo e restiamo un popolo di scommettitori. Ieri, i Monopoli di Stato e l’agenzia specializzata Agipronews hanno diffuso i dati sulla raccolta di settembre e, nonostante un calo del 12% rispetto al 2010, il mese scorso sono stati giocati 341 milioni di euro, di cui 316 solo sul calcio.
Qui si va oltre, come a Roma quando si gioca il derby: se in Italia si può puntare solo sulle modalità tradizionali Lazio leggermente favorita, all’estero si sbizzarriscono. D’altronde, se in Inghilterra si gioca sul cappello indossato dalla regina Elisabetta o su che tempo farà domani, come non aspettarsi scommesse fantasiose sullo sport più popolare del mondo? Amarcord E così, si scopre che sui palinsesti di Oltremanica e degli altri bookmaker stranieri, per domenica c’è davvero un po’ di tutto: ricordando l’autogol di Paolo Negro che decise il derby del dicembre 2000, l’inglese William Hill quota a 9 la possibilità che si verifichi un’altra autorete ed a 15 quella che apra le marcature. Per par condicio, i quotisti tornano con la mente anche al 6 gennaio del 2005, quando Paolo Di Canio segnò ed esultò sotto la Curva Sud facendo il bis del 1989. Un episodio simile, anche a parti invertite, paga sei volte la posta. Visto il caratterino di Osvaldo e Cisse, l’ipotesi non è proprio poi così da scartare. Protagonisti Fosse sceso in campo, sarebbero fioccate le quote sul «cucchiaio» di Totti: ma il capitano della Roma, in campo, non ci sarà. Su Klose c’è ancora qualche dubbio, tanto che i bookmaker hanno dirottato l’attenzione proprio su Osvaldo e Cisse come possibili goleador: un gol del romanista vale 2,50 da primo marcatore si sale anche a 6,50, uno del laziale 2,75 7 se sarà suo il primo gol. Per le triplette si sale fino a 26 per Osvaldo e fino a 34 per Cisse. Altre quote sui marcatori: Pjanic è offerto a 6, Bojan a 3, proprio come il centesimo gol in biancoceleste di Tommaso Rocchi, capitano della Lazio.
Da qualche tempo, i tifosi della Lazio usano un’espressione ormai ricorrente: «Rigore paa Roma», nata dopo i tanti penalty a sfavore, molti dei quali decisivi per il risultato finale. Non preoccupatevi, il bookie anglosvedese Unibet ha pensato anche a questo: un gol su rigore della Roma domenica sera vale 6,50, uno a favore della Lazio 7,50. Si punta anche sulle espulsioni: almeno un cartellino rosso nell’ultimo ce ne furono addirittura due, quelli di Radu e Ledesma vale il triplo della posta.
Se oggi l’esonero di Luis Enrique staziona a 5,50, al pari di quello di Reja, le quote sono destinate a cambiare già da lunedì: la picchiata per chi perderà sarà inevitabile. Lo spagnolo ora è tranquillo, ma non è stato sempre così: il 23 settembre, dopo l’1-1 con il Siena, il divorzio dalla Roma valeva 2, una stagione con due esoneri era quotata 6 e una con tre o più cambi di allenatore a 15. Ancor più bassa era la quotazione dopo il k.o. all’Olimpico con il Cagliari, quando la «cacciata» di Luis Enrique valeva solo 1,90, al pari di quella di Gasperini, silurato pochi giorni dopo. Dopo l’eliminazione dall’Europa League con lo Slovan Bratislava, e con essa la sostituzione di Totti con Okaka decisa da Luis Enrique, si giocava addirittura il ritiro del capitano a 1,85. Diffidate dalle provocazioni, molto meglio puntare sul derby.