(F. Ferrazza) Non sarà troppo contento, Di Francesco, ma il giocatore ha invece festeggiato quando è arrivata la chiamata del Belgio. Stava perdendo la speranza di poter andare al Mondiale, Nainggolan, invece è arrivata la convocazione del ct Martinez, con il quale non è riuscito a instaurare un buon rapporto.
Il centrocampista ci sarà contro Messico e Giappone, ma prima della sosta vuole pensare solamente alla sfida con la Fiorentina di domani pomeriggio. Che lo vedrà nuovamente protagonista. «Ora pensiamo al campionato, poi penseremo alla Champions — spiega Radja al magazine dell’Uefa — in Europa c’è un’altra atmosfera, un campionato a sé. Vogliamo arrivare il più lontano possibile, ma adesso pensiamo a una partita per volta». Prima la gara del Franchi, quindi, che Nainggolan giocherà dall’inizio, con Di Francesco che punterà nuovamente su un attacco con Dzeko, El Shaarawy — che è stato premiato quale miglior giocatore dell’ultimo turno di Champions, definendosi «felice e orgoglioso» — e Perotti.
Anche quest’ultimo, dopo sei anni, è stato richiamato dalla nazionale argentina. «Adesso — ammette il ragazzo — mi gioco le possibilità di andare al Mondiale. Mi sento migliorato rispetto allo scorso anno, l’allenatore di allenatore non mi vedeva al massimo, anche per il cambio di gioco, con Nainggolan più avanti. Ora mi sento bene fisicamente, arrivo con le energie anche a fine partita. E poi quando vinci, siamo tutti bravi, sono i risultati a comandare». Merito di Di Francesco. «Ha messo del suo — continua Perotti a Sky — a lui piace il 4-3-3 e, almeno fino ad ora, ha sempre giocato così. A me chiede di andare molto dentro e prendere palla tra le linee, vuole la squadra corta e con il passare delle partite abbiamo cominciato a farlo molto bene questo lavoro».
Saranno più di duemila i romanisti a Firenze, con le forze dell’ordine che controlleranno uscite autostradali e stazione ferroviaria per evitare contatti tra le due tifoserie che hanno un pessimo rapporto.