Diego Perotti così felice non lo è stato mai. Ieri ha segnato il terzo gol in carriera alla Lazio (sua vittima preferita), il più importante, nel giorno del derby e della presenza numero 100 in Serie A. Su rigore: «Non so se le gambe tremavano, ma certamente sentivo il peso della responsabilità per i tifosi, per i compagni e per quelli che stanno fuori». Tutti forti, ma una nota a parte, per Perotti, la merita Nainggolan: «Quello che ha in corpo non lo capisco, quando smette deve fare qualche analisi particolare, non è umano».
Sorride, l’argentino, mentre lo dice, sorride anche Monchi mentre lascia l’Olimpico («mamma mia che emozione, incredibile e bellissima») e sorride Alisson, che non ha paura di pronunciare la parola magica: «È un momento bellissimo, che stiamo condividendo con un ambiente carico e importante. Lo scudetto è un obiettivo chiaro, anche se difficile».
Fonte: gazzetta dello sport