Le parole di Eusebio Di Francesco dalla sala stampa dell’Olimpico dopo Roma-Qarabag:
Un’emozione dopo questa qualificazione? Prima l’ok per lo stadio poi la vittoria.
“Volevamo fortemente questo risultato, non abbiamo avuto le letture giuste nel primo tempo. Nella ripresa abbiamo inizio bene, attaccando la profondità. Sentivamo tantissimo la partita, volevamo l’obiettivo e ce l’abbiamo fatta. Sto gia pensando agli ottavi. Non ci si deve accontentare, dobbiamo crederci e fare qualcosa in più”.
Ti sentiresti di dire: ‘adesso può succedere di tutto’?
“Perché no…Qui spesso ci si accontenta, ora serve un’altra mentalità, più ambiziosa. Qui ci possiamo stare, siamo arrivati primi contro Chelsea e Atletico, ricordiamoci che squadre sono. Dobbiamo essere entusiasti e entusiasmare la gente. Si vince soffrendo e abbiamo dato segnali di maturità. Riguardo lo stadio sono felicissimo, mi auguro solo di allenarci la Roma”.
La catena di sinistra è tra le migliori d’Europa?
“Kolarov e Perotti fanno molto bene assieme, ma mi aspetto meglio. Spesso ci accontentiamo e rischiamo di essere superficiali, per fare più gol. In generale dobbiamo migliorare, ma abbiamo una grande fascia sinistra, anche con El Shaarawy. Io voglio parlare della squadra, anche chi non ha giocato voleva passare il turno come collettivo”.
Bayern e Real tra le seconde. Potete affrontare chiunque?
“Valutiamo e vediamo che succese, se saranno loro vuol dire che avranno qualche difficoltà. Ci può stare di tutto e non dobbiamo avere paura di affrontare altre squadre. Serve forze e capacità di giocarsela contro le grandi, esserci arrivati è già bellissimo”.
Che differenze ha visto tra Baku e Roma?
“Il Qarabag ha fatto un’ottima Champions League e si è solo snaturata dopo la prima sconfitta col Chelsea. Ha sempre combattuto, noi abbiamo meritato sia all’andata che al ritorno. Faccio i complimenti per aver fermato l’Atletico Madrid”.
Qual è il problema nel trasferire la sua mentalità? Teme che la squadra sia condizionata dall’ambiente?
“Principalmente ci si esalta troppo e ci abbatte con facilità. Bisogna capire gli equilibri sottili tra sconfitta e vittoria. Lavoreremo sulla mentalità e sulla prestazione, sull’essere aggressivi. Oggi nel primo tempo abbiamo giocato da squadra normale, dobbiamo essere più forti in quello che mettiamo in campo”.
GGR