Occhio a non fare drammi. Il pareggio di Verona fa male – scrive la Gazzetta dello Sport -, ma la Roma ancora una volta ha dimostrato la solidità della squadra di vertice almeno per quanto riguarda la fase difensiva. Per l’undicesima volta nelle 21 partite stagionali, infatti, la porta di Alisson è rimasta imbattuta e questo, almeno, aiuta Eusebio Di Francesco a lavorare meglio sull’attacco troppo sterile e su una «formula trasferta» un po’ inceppata.
OBIETTIVO CAGLIARI – Normale perciò che Federico Fazio, il Comandante, espliciti anche l’amarezza del dopo partita. «Era una grande occasione per vincere. In difesa abbiamo lavorato bene, era molto importante non prendere gol. Sapevamo che le occasioni le avremmo create e lo abbiamo fatto. Non abbiamo avuto la fortuna di sbloccarla, ma è stato molto bravo Sorrentino. Abbiamo fatto una grande partita. Peccato non aver preso i tre punti, però non è finito niente. Dobbiamo continuare a lavorare, mancano tante partite e dobbiamo pensare a vincere la prossima in casa contro il Cagliari».
SFORTUNA – Il motivo dello stop di Verona per Fazio è chiaro. «Stavolta abbiamo avuto sfortuna, come ci era successo a Marassi. Non faccio drammi: abbiamo vinto 12 partite di fila in trasferta prima di quella col Genoa, non ci manca nulla. Dobbiamo pensare a lavorare e a prendere fiducia. Di Francesco, infatti, non ci ha detto nulla di particolare. Tra l’altro, sapevamo che dovevamo essere pronti in difesa a non prendere gol e lo siamo stati. Non abbiamo paura. Altre volte potevamo recuperare punti e l’abbiamo fatto, vincendo tante partite di fila in trasferta. Questo è il calcio, la prossima partita è sempre la più importante». Morale chiara, soprattutto alla luce del pari interno del Napoli: «Non siamo lontani da nessuna delle rivali al vertice». Parola di Comandante.