(F. Bocca) – Un gol pesantissimo arrivato quasi oltre il limite. La Roma si ritrova con tre punti preziosissimi alla fine di una partita faticosissima, che se non fosse stata vinta avrebbe significato lunghe giornate di discussioni e rimpianti. Ora però se vincesse il recupero con la Samp andrebbe addirittura a – 1 dal Napoli e dal primo posto. La partita vinta a spese del Cagliari è passata attraverso due decisioni via Varche hanno lasciato l’Olimpico col fiato sospeso. All’interno di una partita noiosa e senza tiri in porta, con la Roma che faceva una fatica immane ad andare in gol, il portiere del Cagliari Cragno è uscito su Dzeko che è volato a terra. L’arbitro lo ha ammonito subito per simulazione, poi richiamato dal Var, è tornato sulla sua decisione e ha fischiato il rigore, evidentemente annullando e rimangiandosi il giallo a Dzeko. Perotti però ha sbagliato goffamente l’esecuzione e dunque tutto è rimasto in sospeso così com’era prima. La partita è così proseguita sul vuoto fino al recupero di 6 minuti. Stavolta il portiere Cragno è uscito abbastanza a farfalle su una palla che gli spioveva davanti, la palla finisce addosso a un Fazio precipitatosi in area e va in gol. Mentre il Cagliari si dispera, l’urlo di gioia dell’Olimpico si strozza in gola per un’altra chiamata del Var. Sospetta mano di Fazio, che però non viene individuata e dunque gioco, partita e incontro alla Roma. L’Olimpico ha ripreso a esultare dopo i brividi dell’arbitro davanti al video. Di Francesco si è concesso poche ma fondamentali scelte. Anzitutto ha preferito non rinunciare a Nainggolan, nonostante fosse a rischio squalifica per la gara ben più sentita, non più importante, con la Juve. Non ci sono partite da scegliere, non è possibile fare oggi una gerarchia degli avversari, anche perché i punti sono ovunque e non solo a Torino, a San Siro o al San Paolo. Ha poi schierato Schick di punta al fianco di Dzeko. Senza farsene un’ossessione. È chiaro come l’allenatore abbia il compito, e anche un po’ la preoccupazione, di dover cercare per forza una convivenza tra i due principali attaccanti della Roma, senza dover fare per forza scelte a carissimo prezzo. Anche perché costi e valori di mercato non sono mica secondari. «Perotti per me è il miglior rigorista del campionato – ha detto alla fine Di Francesco – Il Var è un film mozzafiato, è una scelta che va accettata, ma a me non fa impazzire, pensate se si fosse dovuto tornare indietro dopo aver esultato» . Il Var più protagonista dei giocatori stessi.
Fonte: la repubblica