(G. Lengua) L’annuncio di una notizia che era già nell’aria è arrivato nel primo pomeriggio di ieri, quando Eusebio Di Francesco ha ufficializzato l’esclusione dalla lista dei convocati di Radja Nainggolan. La notizia ha fatto il giro d’Europa, arrivando anche sui siti della BBC, As e Mundo Deportivo. Gran parte dei tifosi della Roma sui social si sono schierati apertamente con il proprio idolo, criticando allenatore e società per la loro scelta: «Sarebbe bastata una multa cospicua», «Voglio vedere chi corre al posto di Radja», «Non lamentiamoci se ci prendono a schiaffi», «Spalletti lo avrebbe difeso», «Ipocriti», sono solo alcuni dei commenti contro la decisione.
Ma c’è anche chi ha avallato la mancata convocazione: «Dirigenza con gli attributi», «Bravissimo Di Francesco, questa è serietà. Ma perché si agisce così solo da quando è arrivato Monchi?», «Così si costruisce la mentalità vincente». Qualcuno ha poi spolverato il libro dei ricordi, ritornando al 2012 quando Luis Enrique (in trasferta a Bergamo per affrontare proprio l’Atalanta) escluse De Rossi mandandolo in tribuna per un ritardo alla riunione tecnica «Perdemmo 4 a 1, evidentemente a questa società piace farsi degli autogol clamorosi», o chi paragona il caso Nainggolan allo schiaffo di De Rossi rifilato a Lapadula: «Non mi sembra che dopo quella partita andò in tribuna, nonostante abbia compromesso la vittoria». E non manca la sana ironia romana: «Ci manca solo che durante la partita lo inquadrino seduto su uno sgabello», il riferimento è a Bonucci escluso da Allegri in Porto-Juve.