Il dialogo è aperto e l’intesa politica molto vicina. È il giorno della prima svolta nella lunga corsa alla poltrona di Tavecchio. A Roma, nella sede dell’Assocalciatori, in via Spontini, si sono incontrati Gabriele Gravina e Damiano Tommasi. «I due candidati si sono confrontati sulle rispettive piattaforme, sapendo che molti punti sono in comune e consapevoli che la strada è quella del dialogo». Il presidente dell’Aic – scrive il Corriere della Sera – ha scelto come interlocutore privilegiato Gravina nonostante sia stato Sibilia il primo ad averlo avvicinato, promettendogli la gestione del club Italia. L’intesa tra il leader della Lega Pro e quello dei calciatori nasce anche all’insegna dell’antilotitismo.
Lega Pro e Aic, oltre agli allenatori, possono contare sul due per cento degli arbitri di Nicchi, in modo da arrivare al 49 per cento.La partita però non è chiusa. Perché Sibilia, oltre alla sua Lega Dilettanti che pesa per il 34 per cento, conta sull’appoggio di diversi presidenti di A e B che volevano Lotito in campo. E soprattutto perché Tommasi ancora non ha preso nessun tipo di impegno ufficiale. Il giorno cruciale sarà però lunedì prossimo, a 7 giorni dal voto. Tommasi radunerà a Milano il Consiglio direttivo della sua associazione per prendere una decisione definitiva. Saranno i calciatori a indicare la strada da percorrere. Tommasi può andare con Gravina, cercando poi di risolvere la diatriba sul ruolo di presidente e cercando di catturare voti in A e B, oppure correre da solo, come aveva pensato al momento di scendere in campo.