(B. Tucci) – Una doccia fredda e un bagno ristoratore: ecco la Roma di Luis Enrique. Dopo l’umiliazione di Cagliari, la grande prova con l’Inter. Possibile che non si riesca a trovare una strada che dia maggiore tranquillità ai tifosi? È tanto difficile la quadratura del cerchio? Lucho è una persona intelligente ed un ottimo preparatore. È arrivato in Italia con il proposito di esportare un gioco altamente spettacolare e divertente. Capisco il «progetto e la rivoluzione», però è pur vero che il mister, a sue spese, ha toccato con mano quali sono le conseguenze se si continua a tocchettare per vie orizzontali senza verticalizzare la manovra. Con l’Inter di Ranieri, il giocattolo è stato perfetto, perché, oltre alla grinta e alla determinazione, la manovra è stata velocizzata al massimo, per cui i nerazzurri non sono mai entrati in partita. Stasera la Roma gioca a Catania per uno scampolo di match, interrotto quando si era sull’uno a uno. Quel giorno, I giovanotti di Montella impartirono (malgrado il risultato) un’autentica lezione a Totti e compagni. Il buon Luis avrà capito il da farsi? Manderà in campo una formazione in grado di frenare le improvvise ripartenze dei siciliani? Edy Reja è un allenatore bravo ed intelligente. Più volte l’ho ripetuto in questa mia rubrica, anche quando si gridava a gran voce che Lotito avrebbe dovuto licenziarlo. La curva Nord non lo digeriva accusandolo di non saper mettere la squadra in campo. Parole gratuite. Il tempo ha dato ragione a quanti sostenevano il mister, tanto è vero che oggi la Lazio è tra le protagoniste del campionato. Dato a Cesare quel che è di Cesare, debbo aggiungere che non mi è affatto piaciuto il suo atteggiamento dopo la partita persa a Genova. Si può polemizzare, ma non disertare una conferenza stampa, dove Reja avrebbe potuto spiegare i motivi del suo rancore. Poi, affermare, come ha fatto Lotito, che la Lazio partiva con un handicap perché non si era potuta allenare per via della neve, mi sembra paradossale. Quante squadre erano nella stessa condizione? Anche i cugini giallorossi avevano subito la stessa sorte e mai e poi mai Trigoria si è sognata di dire che il match con l’Inter non doveva cominciare per colpa di una preparazione inadeguata. Insomma, quando si vince e quando si perde bisogna sempre comportarsi in maniera dignitosa e non arrampicarsi sugli specchi se la partita è andata male.