Il segreto di un pari meritato, ma ormai insperato, è stato un ragazzo di 18 anni mandato in campo da Di Francesco per disperazione: infortunati El Shaarawy e Perotti, spesi sino a consunzione Defrel e Under, per non cambiare modulo restavano Gerson (che sarebbe entrato di lì a poco, ma in quota centrocampisti) e appunto l’attaccante della Primavera Antonucci.
Una giocata da debuttante di classe: non di quelli che si limitano al compitino, ma di quelli decisi a far vedere di cosa sono capaci e di lui se ne parla da tempo nel circuito del calcio giovanile. Sperando che diventi sempre più normalità e meno un’eccezione.
fonte: La Gazzetta dello Sport