Intervista all’attore Marco Giallini, romano doc e anche dichiaratamente romanista:
“Sono un tifoso incaz…, ehm volevo dire deluso…la mia delusione (eufemismo, ndr) è più profonda, più antica se vogliamo. Non capisco come mai non riusciamo a fare una grande squadra, una squadra degna della città di Roma».
Provi a individuare un motivo.
«Non è possibile che a intervalli regolari i più bravi vengano ceduti».
Deluso anche di Di Francesco?
«Ma lui che c’entra se le cose non vanno bene? E poi non si può cambiare un allenatore ogni anno, occorre dargli il tempo e la possibilità di lavorare. Invece gli stavano vendendo Dzeko… Oh, Dzeko: ma ci rendiamo conto?».
Il miglior attaccante della Roma…
«Una mattina è venuto mio figlio e mi fa: vendiamo Dzeko. Mi è preso un colpo. Ma come: c’è la Champions e vendiamo Dzeko?».
Il calcio è cambiato, raccontano.
«E lo so bene.E so anche alla perfezione che presidenti come Viola o Sensi non ci saranno più. Gente passionale, tifosi veri. Io vedo che in tanti club europei ci sono presidenti stranieri, e a me la cosa non dà fastidio. Non mi interessa se siano inglesi, arabi, cinesi… A patto che facciano grandi investimenti e quindi una grande squadra».
Jim Pallotta non lo fa?
«Gliel’ho detto, sono molto incaz…».
Fonte: Il Messaggero