(F. Ferrazza) – Circa trentamila tifosi sugli spalti, di questi tempi quasi un successo: la Roma affronta stasera il Benevento, ultima in classifica, e l’Olimpico faticherà a riempirsi nonostante una vittoria significherebbe il sorpasso sulla Lazio sconfitta ieri a Napoli. De Rossi e compagni non vincono in casa da oltre un mese, ma stasera è vietato fallire. Lo sanno bene i giocatori, lo sa benissimo Di Francesco che in conferenza non nomina praticamente mai gli avversari. Tratta altri argomenti e le parole più dure le riserva a un assente, Bruno Peres. Dopo l’incidente in auto, con tasso alcolico superiore alla norma, il brasiliano non ci sarà. Di Francesco è categorico: «È un episodio simile a quello di Nainggolan, solo che Bruno è visto in maniera differente da Radja. Anche lui domani sarà escluso ed è stato multato, si passa anche attraverso questi episodi per crescere. Che non succeda più».
Meglio passare al calcio: la Champions, intesa come piazzamento in campionato, «è il nostro obiettivo stagionale — chiarisce il tecnico — , ma non dimentichiamo che abbiamo anche un ottavo contro lo Shakhtar». Il 21 febbraio non ci sarà Gonalons, ma per il resto Di Francesco dice che la condizione generale è buona: De Rossi e Schick recuperano per la panchina, Nainggolan e Pellegrini sono squalificati, trequartista giocherà uno tra Defrel e Perotti, a centrocampo ci sarà Gerson, davanti l’attacco sarà sulle spalle di Dzeko. E proprio al bosniaco Di Francesco riserva le parole più dolci, quasi, accorate: «Siamo una squadra a trazione anteriore, ma dobbiamo sempre cercare l’equilibrio. Detto questo, creiamo gioco e abbiamo un’identità, la cattiveria e la determinazione vengono fuori dalle caratteristiche dei giocatori ma io conosco solo un modo: liberare psicologicamente i ragazzi. Ünder, ad esempio, dopo il gol si è sbloccato tanto, Dzekoinvece ha proprio bisogno di far gol. Fisicamente è nella condizione ottimale, deve solo trovare il modo di far gol che ne abbiamo bisogno». Da quando si è fermato il bosniaco — 4 reti nelle ultime 18 partite di campionato — il rendimento della Roma non è più stato lo stesso. Anche se è stanco (in A non ha saltato una partita) sa che Di Francesco e i compagni si affidano ancora, totalmente, a lui.
Fonte: la repubblica