(F. Balzani) C’è chi lo critica per aver espresso parole più da tifoso che da dirigente, e chi lo difende per aver dimostrato la consueta sincerità quando ha parlato di «comprare campioni per vincere». Totti a Sky ha diviso i tifosi. Ieri è uscito il resto dell’intervista. «Ventotto maggio? Sapevo sarebbe stato uno dei giorni più brutti della mia vita. È stato un lungo addio perché è stato deciso quasi alla fine. Avevo voglia di continuare un altro anno, mentre la società un po’ tentennava. Alla fine abbiamo preso questa decisione che mi ha portato a smettere». Sul figlio Cristian: «Voglio che si diverta e non pensi a nient’altro. Se tra 5-6 anni avrà le prospettive giuste lo lascerò continuare, altrimenti cambierà sport. Spero che i bambini capiscano il mio consiglio, lo dico con amore». Sul calcio moderno: «Il mio era più bello, più emozionante. Sicuramente non sarà Totti a cambiare le cose. Anzi ci sarà sempre più business».
Infine sul momento della nazionale: «Cambierei tutte le persone che non hanno fatto quello che i tifosi dell’Italia si aspettavano. Inizierei una nuova avventura con gente giovane. L’eliminazione con la Svezia brucerà per tanti anni».