L’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Paolo Berdini, ha parlato nel corso della presentazione del suo libro “Roma, polvere di stelle. La speranza fallita e le idee per uscire dal declino”. Queste le sue dichiarazioni sullo Stadio della Roma:
“La sindaca Raggi in quel caso ha parlato di trionfo del mattone, mentre tre mesi dopo avrebbe detto di sì a una delle più vergognose speculazioni immobiliari della storia moderna di Roma, quella dello Stadio. Si dice no a un progetto pubblico e sì a uno privato. È il nuovo che avanza. E infine l’uomo della provvidenza, l’avvocato Luca Lanzalone, chiamato per gestire la mediazione con l’As Roma e permettere l’approvazione dello stadio mettendo così fine alla mia esperienza di assessore. Lanzalone ha dunque legami con quel mondo finanziario globalizzato insofferente a ogni tentativo di regolare il governo urbano, ed è stato chiamato per contrastare un sostenitore della cultura dell’uguaglianza. Gli impegni presi davanti agli elettori sono stati stracciati utilizzando un grande esperto di banche. L’urbanista non serve più se si decide di stringere accordi con il mondo finanziario. Le dichiarazioni di Totti e Spalletti? Cosa potevano dire? La sera vengo raggiunto per telefono dal vicesindaco Bergamo con voce impostata mi dice “Non possiamo reggere il colpo di queste dichiarazioni” e che bisogna mutare l’atteggiamento fin’ora tenuto nella trattativa, quello della mia più assoluta intransigenza. La rottura è totale perché mi ribadisce che la situazione non permette altra scelta e si doveva accettare la mediazione dell’avvocato Lanzalone”.
Fonte: romatoday.it